In tarda mattinata è arrivato il comunicato ufficiale di Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas, in merito all’operazione della guardia di finanza che ha portato all’arresto di Riccardo Contino, Giuseppe Panzica e Giuseppe Romano, dipendenti dell’ente nazionale per le strade, accusati del reato di corruzione.
“In riferimento agli arresti eseguiti a Catania, Anas comunica che, appena appresa la notizia, ha subito avviato le procedure amministrative per l’accertamento delle responsabilità dei soggetti coinvolti e l’adozione dei necessari provvedimenti“.
“I fatti accaduti – continua Simonini – sono gravissimi e inaccettabili. Anas è un’azienda sana, fortemente impegnata nel contrasto dell’illegalità ed in particolare della corruzione. Anas, oltre a condannare in maniera netta l’episodio garantendo che i responsabili saranno perseguiti con assoluto rigore, rafforzerà ulteriormente le misure interne di controllo per evitare il ripetersi di questi episodi di corruzione“.
“Questi comportamenti, oltre a lasciare sconcertati, fanno soltanto male all’immagine di una società dove migliaia di persone lavorano ogni giorno con professionalità, sacrificio, spirito di servizio e onestà per fornire al Paese il servizio essenziale della mobilità sulla rete stradale e autostradale. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, con le quali collaboreremo attivamente per fornire ogni utile contributo all’accertamento delle responsabilità“, conclude l’AD di Anas.
Strade siciliane e mazzette, arrestati tre funzionari dell’Anas