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A più di un anno dalla pandemia, sono tantissimi i medici no vax che continuano a praticare la professione. A fronte dell’esistenza di una legge apposita, c’è ancora chi, tra il personale sanitario, rifiuta di vaccinarsi contro il Covid. Poco più di un mese fa l’Asp di Ragusa si è vista capofila in questa battaglia, con la sospensione di circa 30 tra medici, infermieri e operatori sanitari che sono stati sospesi per tali ragioni.
Oggi i numeri regionali sono ben diversi: su 43.215 medici in Sicilia, sono 5768 i non vaccinati, ovvero il 17%. Ancora peggio è per gli infermieri che su 34.556, sono 9567 non vaccinati. I medici dipendenti delle aziende che stanno applicando adesso tutte insieme un’azione coercitiva sono 672.
“I dati sulla variante Delta ci stanno facendo capire che ancora con il Covid dobbiamo combattere a lungo. Questa variante è molto aggressiva“, dice Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana.
I dati dei ricoveri di ieri sono preoccupanti. Sono 33 i ricoverati in terapia intensiva senza vaccino a Palermo, tra cui è compreso anche un uomo di 70 anni: “Ha avuto tanti mesi a disposizione per vaccinarsi e ha scelto di non farlo. Oggi non mancano i vaccini e organizzazione, ma manca la scelta consapevole di quello che è più utile per sé e per gli altri“, aggiunge La Rocca.
“Che questa scelta dissennata la faccia una persona senza particolari conoscenze scientifiche lo posso anche capire, ma che la faccia un medico è una cosa disarmante. C’è tra l’altro una legge che prescrive un obbligo di vaccinazione. Questi medici hanno ritenuto di mettere a repentaglio la loro vita e quella degli altri“, afferma il direttore.
Se quindi tra i medici e il personale sanitario non c’è ancora un’opinione coesa, non esiste nemmeno tra i cittadini, che hanno iniziato una battaglia quasi etica: vaccino si, vaccino no. A fomentare l’aggressività tra le due “fazioni” adesso è la libertà che il Green pass garantisce a chiunque sia vaccinato, contrariamente a quanto succede per chi non lo è. Già qualche ristorante ha esposto i cartelli: No ai no vax, con una bella striscia rossa di divieto stampata sopra.
“Sono scelte politiche – continua La Rocca – In condizioni così critiche è necessario avere il pugno di ferro e la fermezza nell’adottare delle scelte responsabili. Io sono assolutamente d’accordo con l’utilizzo quando più ampio possibile del Green pass, soprattutto in una fase in cui i vaccini sono stati messi a disposizione di tutti: non ti vuoi vaccinare? Alcune cose non le fai, perché la nostra libertà finisce dove inizia quella di un altro“.