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Medicina Interna 4.0: al Civico di Palermo il test cardiopolmonare in collaborazione con il Monzino CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 28 Maggio 2025

Un nuovo percorso di cura prende forma nella Medicina Interna dell’Arnas Civico di Palermo, diretta dal prof. Salvatore Corrao, che si distingue a livello nazionale come la prima unità internistica ad adottare in modo strutturato il test da sforzo cardiopolmonare (CPET).

Una metodica diagnostica altamente specialistica, introdotta grazie alla collaborazione con l’IRCCS Centro Cardiologico Monzino di Milano e con il prof. PierGiuseppe Agostoni, ordinario dell’Università di Milano e responsabile della Cardiologia critica e riabilitativa dello stesso istituto.

Questo percorso nasce da un’esigenza concreta che è quella di rispondere in modo più efficace ai bisogni di salute di una popolazione sempre più anziana e affetta da patologie croniche multiple. Non esiste più il paziente solo cardiopatico o solo pneumopatico. Ecco perché abbiamo ritenuto essenziale implementare questo esame specialistico, che consente una stratificazione del rischio e una valutazione prognostica più precisa”. A spiegarlo Luigi Calvo, dirigente medico e responsabile dell’ambulatorio Cardiometabolico dell’Unità.

Questa è l’unica metodica realmente olistica a disposizione della medicina clinica – aggiunge il professor Agostoni – perché valuta contemporaneamente il cuore, i polmoni e la muscolatura periferica durante uno stress fisiologico. Ci consente di comprendere l’origine della dispnea, quantificare la limitazione funzionale e orientare con precisione le terapie”.

Cosa misura il CPET

Il CPET misura in modo simultaneo la risposta di cuore, polmoni e muscoli durante uno sforzo controllato, aiutando a identificare l’origine della dispnea e a valutare la capacità funzionale globale del paziente. In medicina interna, trova applicazione nella gestione di patologie croniche complesse, nella valutazione preoperatoria e nell’ottimizzazione dei percorsi riabilitativi.

“Al Monzino lo utilizziamo dal 1986 e oggi abbiamo quattro laboratori attivi – sottolinea Agostoni –. Eseguiamo quotidianamente oltre 16 test. Al Civico vedo grande entusiasmo e voglia di apprendere. Sono certo che si raggiungeranno numeri importanti anche qui”.

Una visione integrata per la medicina interna del futuro

In un reparto di Medicina Interna, dove la complessità clinica è la norma, disporre di uno strumento come il CPET significa poter agire con maggiore precisione su diagnosi, prognosi e trattamento – aggiunge è conclude Corrao –. È una vera rivoluzione culturale e operativa . Non si tratta solo di introdurre un nuovo esame, ma di cambiare paradigma: passare da una medicina per compartimenti a una medicina integrata, che guarda alla persona nel suo insieme”.

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