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Il finanziamento

Messa in sicurezza strade tra entroterra e costa agrigentina: dalla Regione in arrivo venti milioni

giovedì 3 Aprile 2025
Ammonta a 20 milioni di euro il finanziamento della Regione siciliana finalizzato a mettere in sicurezza le strade provinciali 32 e 34 della provincia di Agrigento. Infrastrutture che interessano i 12 comuni, dall’entroterra agrigentino, quelle che fanno parte dell’Area interna Sicani. Interventi che potranno garantire un collegamento infrastrutturale più adeguato nella direzione della costa attigua a Borgo Bonsignore, in territorio di Ribera (Agrigento). Si tratta di 40 chilometri di lavori che comprenderanno bitumatura, segnaletica orizzontale, verticale e barriere di protezione.
A Borgo Bonsignore i sindaci dei comuni interessati e i progettisti del Libero consorzio di Agrigento, hanno illustrato il progetto. “I lavori – dice Michelangelo Di Carlo, dell’ufficio tecnico del Libero consorzio – saranno appaltati entro i prossimi mesi. Il percorso su cui interverremo interessa diversi territori comunali. Nelle prossime settimane saranno espletate le gare. L’obiettivo è quello di appaltare i lavori entro la fine dell’estate”.
“Questo finanziamento – aggiunge Milko Cinà, sindaco di Bivona – è molto importante per i piccoli comuni delle aree interne. Il finanziamento risale al 2021, si tratta di fondi Poc (Programmi operativi complementari), inizialmente erano 14 milioni, poi la cifra è stata implementata dalla Regione. Abbiamo bisogno di questi lavori per uscire dalla marginalità territoriale nella quale ci troviamo”.
“Siamo contenti – conclude il primo cittadino di Ribera Matteo Ruvolo perché tutti insieme abbiamo ottenuto questo investimento facendo squadra. Lavori che avvicineranno anche i comuni dell’entroterra all’ospedale di Ribera, punto di riferimento per una popolazione di 70 mila abitanti”.
I comuni dell’Area interna Sicani sono Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula. 
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