Scattano oggi e resteranno in vigore fino al 30 settembre le nuove regole per la movida estiva. Il sindaco Federico Basile ha firmato oggi l’ordinanza per disciplinare le attività di intrattenimento musicale e danzante, indicando limiti, giorni e orari che gli operatori economici del settore dovranno rispettare per i prossimi quattro mesi. Le nuove regole fanno seguito alle linee guida concertate tra l’amministrazione comunale, la Prefettura e la Questura di Messina, in sede di convocazioni del Comitato di sicurezza per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Così come avvenuto nell’estate 2023 anche quest’anno il lunedì non è consentita alcuna attività musicale.
Dal martedì alla domenica per i pubblici esercizi, previo rilascio dii autorizzazione da parte degli organi competenti, fermo restando il divieto di organizzare e svolgere attività danzante, è consentita l’organizzazione di serate di intrattenimento musicale, senza invito al ballo, dalle ore 21.00 alle ore 00.30 del giorno seguente.
Potranno invece organizzare serate danzanti (sempre dal martedì alla domenica) i locali di pubblico spettacolo muniti di licenza di pubblica sicurezza ex art. 68 T.U.L PSnti dalle ore 21.00 alle ore 02.30). L’emissione di musica è comunque consentita, purché non rechi disturbo e sempre dal martedì alla domenica, in tutti i pubblici esercizi.
“L’idea alla base del provvedimento – spiegano il primo cittadino Basile e l’assessore alle Attività Produttive Massimo Finocchiaro – è quella di coniugare gli interessi delle attività, in particolare dei locali notturni, rispettando il più possibile le ore di riposo di chi risiede nelle aree cittadine dove si registra la maggiore presenza di avventori che popolano i locali. Inoltre, in vista dell’ aumento degli arrivi estivi in città di turisti e viaggiatori, che si uniscono ai residenti è doveroso garantire il diritto al riposo. Siamo consapevoli del fatto che si tratta di due posizioni a tratti inconciliabili ma auspichiamo che tutti si impegnino a rispettare quanto stabilito. D’altra parte limitare l’orario servirà a dare delle regole e a rispettare chi, giustamente, di notte desidera riposare”,