Al secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara gli investigatori del Gico della Guardia di Finanza sarebbero arrivati grazie all’analisi di alcuni dati catastali.
Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, proprio lo screening su questa serie di informazioni, assieme ad un’analisi del contesto scaturita da un’attività informativa e investigativa, ha infatti consentito di localizzare il covo.
Le informazioni raccolte grazie all’attività investigativa, sempre secondo quanto si è appreso, avrebbero fornito alla Gdf una serie di elementi sulla possibilità che all’interno di quella abitazione potesse esservi un bunker. Informazioni che sono state immediatamente condivise con il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, che ha delegato la perquisizione alle Fiamme Gialle e ai Carabinieri.
Al momento nell’abitazione sono al lavoro i Ris dell’Arma, per raccogliere eventuali tracce biologiche e documentare lo stato dei luoghi, poi comincerà la perquisizione vera e propria.