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Il colloquio

Messina: “Dopo la Finanziaria penseremo alle Province. Assessori alle Europee? Non tutti, la Dc valuterà caso per caso”

venerdì 1 Dicembre 2023
Andrea Messina

Assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica Andrea Messina, ci può spiegare l’inghippo dell’articolo di legge che torna in commissione?

“Era previsto nella bozza della Finanziaria che i comuni dovessero utilizzare il 3% dei trasferimenti della Regione per le finalità di pulizia dei terreni, di bonifica, ma anche di prevenzione degli incendi. Purtroppo questa norma è stata bocciata in commissione Affari Istituzionali nel corso dell’esame della Finanziaria. Tuttavia, riproporremo l’emendamento perché riteniamo che sia indispensabile affinché tutti i comuni procedano alle attività di pulizia e prevenzione degli incendi boschivi”.

Quale tipo di problemi la Finanziaria regionale si pone l’obiettivo di risolvere, per quanto riguarda le risorse dei Comuni e delle Autonomie locali?

“Abbiamo aumentato il budget del Fondo delle Autonomie locali portato a 350 milioni di euro, verificheremo se nel percorso dell’approvazione da parte del parlamento siciliano potrà essere ulteriormente migliorato. Un fondo globale che la Regione trasferisce a tutti gli enti locali: Comuni e Province”.

Funzione pubblica, a che punto è la macchina del riordino dei dipendenti regionali?

“Approvato il Consolidato, stiamo procedendo a delle assunzioni e alla stipula dei contratti, infatti sono state già inoltrate le lettere a tutti gli interessati ed entro il mese di dicembre sarà firmato il contratto. Dunque, dal 2024 inizieranno a lavorare. Per quanto riguarda l’Aran, sono in corso le contrattazioni per l’evaso del triennio 2018-2021. Ho già incontrato i vertici Aran, i quali a breve si confronteranno con le organizzazioni sindacali per stabilire tutti gli elementi contrattuali. Conclusa questa fase, si procederà alla stipula. In Finanziaria abbiamo previsto anche la copertura economica per quelli che sono gli adeguamenti e con l’approvazione della manovra si potrebbe sottoscrivere il relativo contratto. Gli auspici sono buoni, su questo lavoriamo secondo il programma e non ci sono difficoltà”.

A che punto è il ddl sulla reintroduzione delle Province, e come si sta svolgendo il rapporto con Roma per il superamento della legge Delrio?

“Il ddl sulle Province è stato già esitato anche in commissione Bilancio completando il suo iter, è pronto per passare al vaglio di Sala d’Ercole ed essere approvato, ma dopo la Finanziaria. C’è sempre il vincolo dell’abrogazione della legge Delrio da parte di Roma, quindi, in ogni caso siamo tenuti a sottostare alle regole dello Stato. L’interlocuzione con il ministero delle Riforme è sempre aperto, ma anche Roma in questo momento è impegnata nei lavori della manovra finanziaria. Quando si aprono le sessioni finanziarie non si possono discutere altre norme. Per votare non possiamo dire ancora nulla, potrebbe accadere che si voti in concomitanza con le Europee. L’ipotesi dell’election day non è esclusa, diversamente si andrà ad ottobre dell’anno prossimo”.

Europee, tutti gli assessori regionali in lista per conquistare Bruxelles?

“Tutti gli assessori no. Ciascun partito avrà la sua dinamica. La Dc ha un’interlocuzione in corso con Forza Italia per capire se possiamo fare una lista insieme, ma dobbiamo capire con chi stiamo e dipenderà dalla nostra decisione politica. E’ prematuro parlarne, ma se non facciamo la lista con Fi metteremo non più di due candidati. E comunque, guarderemo ad altre forze di centro come Liberi e Forti. Non ci dimentichiamo che abbiamo un eurodeputato uscente che è Francesca Donato a cui va data la priorità, in quanto il nostro candidato naturale. Poi valuteremo, qualora dovessimo fare una lista nostra”.

 

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