Puntuale come un orologio svizzero, senza che di anno in anno i disagi accennino a diminuire, è scattato il secondo weekend da bollino nero per l’esodo. Tutti in auto per raggiungere le spiagge della Sicilia e come ogni anno Villa San Giovanni si trasforma in un imbuto infernale. Anas presidia la rete autostradale con il monitoraggio costante del personale, il pronto intervento in caso di criticità e la massima riduzione possibile del numero dei cantieri attivi – fino al primo fine settimana di settembre ne restano sospesi 811 – lungo la rete stradale e autostradale di competenza.
Anche quest’anno quindi i rallentamenti si sono registrati in Calabria, a Villa San Giovanni dove l’attesa, in auto, sotto il sole, per imbarcarsi sui traghetti privati (sono state messe a disposizioni 8 navi) e delle Ferrovie (due navi), ha superato le tre ore.
File anche all’arrivo in città e naturalmente i tangenziale e sulla Messina-Palermo, in seguito all’istituzione di una sola corsia di marcia per 3 km fino all’uscita della Galleria del Telegrafo. Anche oggi per raggiungere il primo casello, quello di Villafranca Tirrena, il tempo di percorrenza è stato di almeno 1 ora, dal momento che file iniziano già in tangenziale. Il pedaggio al casello sembra ormai una beffa a migliaia di automobilisti. Il bollino nero resterà nel prossimo week end, quando si attende il controesodo, ovvero il fiume di auto che lasciano l’isola per il rientro.
L’Anas intanto avvisa. Traffico intenso ma scorrevole sui principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Infine, al nord, i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.
Nel giorno in cui i No Ponte scendono in piazza a Messina (alle 18), le tre ore di fila agli imbarchi, come sempre, come ogni anno, diventano la cartina di tornasole di una situazione che non è più sostenibile. A maggior ragione a distanza di un mese da un incendio che ha messo in ginocchio Fontanarossa.