“Le nostre azioni non possono essere efficaci senza alleanze nei territori. Il cambiamento climatico è un fatto globale, che va affrontato con strategie condivise in tutto il pianeta a partire dal livello locale”. Esordisce così Klaus Milke, presidente di F20, la rete che riunisce oltre 70 fondazioni che si occupano di sviluppo sostenibile di tutto il mondo durante l’incontro organizzato a Forte Petrazza dalla Fondazione di Comunità di Messina, partner della rete.
F20 nasce nel 2017 nell’ambito del G20, il Forum che riunisce i 20 paesi più industrializzati, “oggi responsabili dell’80% delle emissioni inquinanti – puntualizza Milke – Il nostro compito non è soltanto quello di elaborare riflessioni e interventi ma anche quello di sensibilizzare e contaminare i membri del G20. Per questo F20 ha un dialogo aperto, continuo e diretto con Capi di Stato e Ministeri. Il nostro punto d’arrivo è che le politiche dei paesi industrializzati siano allineate con quanto previsto dagli Accordi sul Clima di Parigi e con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu”.
La Fondazione di Comunità di Messina è l’unica Fondazione di Comunità italiana presente in F20 e una delle quattro che hanno potuto aderire, insieme a Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Unipolis.
“Quello che dal nostro territorio possiamo offrire a F20 – spiega Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina – è un laboratorio territoriale in grado di elaborare e sperimentare azioni di contrasto al cambiamento climatico e alle diseguaglianze. Tra queste azioni, naturalmente, ci saranno quelle proposte dalla rete che oggi ospitiamo. Inoltre, con la partecipazione al network, la nostra Fondazione si garantisce un ponte solido verso altre conoscenze, esperienze e pratiche. La convinzione è che tutto questo non possa che amplificare la portata e i risultati del lavoro che quotidianamente svolgiamo partire dalla città di Messina”.