L’occasione è stata la Giornata del dono, istituita a livello nazionale con una legge dal 2015 il 4 ottobre, ma è stato soprattutto un modo per incentivare la cultura del saper donare anche al di là degli schemi prefissati, tenendo in considerazione le singole emergenze, i bisogni reali di un dato contesto. Ecco perché l’iniziativa dell’amministrazione comunale è servita a presentare l’emergency bag e la social bag. Sono le “borse” del dono in una città alle prese con la crisi economica e con gli sbarchi.
“Donare oltre gli schemi”, questo il nome dell’iniziativa è stata presentata dal sindaco Federico Basile, dall’assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore, dal vice prefetto Patrizia Adorno, dalla Presidente della Messina Social City Valeria Asquini, da Cristina Puglisi Rossitto ideatrice di Benefit e da padre Basile direttore della Caritas Diocesana, unitamente ai rappresentanti delle associazioni che hanno aderito al progetto.
“Sono convinto che questi piccoli gesti nati oggi, in occasione della Giornata del Dono- ha detto il sindaco Basile-contribuiscono a rafforzare la sinergia e i rapporti interistituzionali al fine di rappresentare la nostra vicinanza alle necessità dei più bisognosi, con l’auspicio che tante altre iniziative solidali siano messe in campo”.
L’Assessore Calafiore ha presentato le caratteristiche della campagna rappresentate da due borse: l’ emergency bag e la social bag. La prima, destinata a contenere indumenti a favore dei migranti durante gli sbarchi, la seconda sarà utilizzata per contenere generi alimentari di prima necessità da distribuire alle persone in condizione di marginalità sociale della città.
“L’Amministrazione comunale nel manifestare la volontà di sensibilizzare la collettività a diffondere la cultura del dono – ha spiegato la Calafiore – per la realizzazione del progetto ha coinvolto le associazioni e le società sportive del territorio cittadino al fine di collaborare nella raccolta di capi di abbigliamento per la emergency bag. Messina Social City si occuperà dell’acquisto e della consegna dei prodotti insieme alle associazioni di volontariato”.
L’emergency bag è nata quasi per caso, in una delle tante notti segnate dall’arrivo delle navi con a bordo migranti stremati dal calvario in mare. In una di quelle notti l’assessore Calafiore ha telefonato a Cristina Puglisi Rossitto che con l’associazione Invisibili onlus e con Benefit è sempre al fianco degli ultimi. I migranti avevano bisogno di abiti puliti e asciutti perché i loro erano bagnati. E Cristina Puglisi Rossitto ha aperto le porte dello store solidale per dare tutto il necessario. Erano le due di notte ed in poco tempo è nata l’idea della “borsa dell’emergenza”, che sarà diversa in base al sesso ed all’età di chi la riceverà. Benefit è da alcuni anni un’iniziativa unica nel suo genere, una vera e propria “boutique solidale”, che sta anche ampliando i suoi orizzonti oltre l’Europa e verso i Paesi più sofferenti.
“L’emergency bag non è la soluzione al problema- ha spiegato Cristina Puglisi Rossitto- ma è una carezza, un gesto che dà il senso della solidarietà”. Sono gli abiti di prima necessità, ma non sono, come nello spirito di Benefit, abiti da gettare via, ed è questa la prima regola.
Le social bag saranno 150 buste della spesa che Messina Social City provvederà a distribuire a nuclei familiari economicamente fragili.