Il rischio che il porto di Tremestieri diventi un’incompiuta (qui) si fa sempre più reale. Già ad inizio estate, all’insediamento della giunta Basile era apparso chiaro che i lavori erano fermi al 25% dello stato di avanzamento mentre le anticipazioni economiche all’impresa erano lievitate fino ad oltre l’80%. Da qui la decadenza del beneficio delle anticipazioni firmata a luglio dal sindaco Basile nei confronti della Coedmar constatando come i soldi anticipati (14 milioni 366mila euro) non corrispondessero allo stato dei lavori, peraltro fermi sin da maggio.
L’impresa aveva presentato ricorso, respinto dal Tribunale di Messina che adesso ha dato ragione al Comune.
Il 2023 inizia quindi con un grande punto interrogativo sul futuro dell’opera, nel frattempo “congelata” da oltre 7 mesi e costellata da una lunga serie di ritardi. In realtà è sempre stata una “quasi-incompiuta” ma adesso il rischio è altissimo.
L’amministrazione comunale deve decidere il da farsi, se procedere con una rescissione consensuale e poi attingere alla terza in graduatoria (la seconda partecipante alla gara d’appalto è fallita), oppure con ipotesi alternative, compresa un nuovo appalto.
Durissimo il commento della Uil “La vittoria giudiziaria dal sindaco Basile contro il ricorso della ditta Coedmar è il sigillo del fallimento dell’amministrazione Comunale nella realizzazione della più grande infrastruttura cittadina – dichiarano Ivan Tripodi, Michele Barresi , Nino Di Mento e Pasquale De Vardo, segretari di Uil, Uiltrasporti e Feneal Uil di Messina -Siamo di fronte alla definitiva pietra tombale che oggi viene messa sui lavori di un’opera strategica per la città giunta a meno del 25% di avanzamento e che, anche secondo i proclami trionfali della precedente amministrazione De Luca, doveva essere già completata da oltre due anni”.
I sindacalisti ricordano d’aver più volte lanciato l’allarme sulla vicenda (qui), ma l’amministrazione si è trincerata dietro il silenzio e si chiedono adesso quale sarà la strada che Basile intende percorrere.
“Siamo consapevoli che lo spettro di tornare all’anno zero e’ più che concreto – concludono Uil Messina, Uiltrasporti e Feneal Uil – con danni incalcolabili per il tessuto produttivo e occupazionale del territorio e occasioni di sviluppo tristemente perdute . In questa direzione, faremo la nostra parte fino in fondo nella consapevolezza che il porto di Tremestieri rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la Messina del Terzo Millennio”