Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato, su ordine di carcerazione, a Messina, un 33enne indagato per tentato omicidio e tentata estorsione ai danni dello zio.
I sanitari di un ospedale cittadino hanno segnalato il ricovero di un cinquantenne messinese giunto al pronto soccorso con gravissime ferite tanto da essere considerato in imminente pericolo di vita. L’uomo, con il volto palesemente tumefatto, fratture costali ed una importante lesione alla milza che ne ha comportato l’asportazione, ha riferito al medico di turno di essere stato percosso brutalmente per circa due ore dal nipote con pugni e con l’utilizzo di un martello. Secondo il racconto del malcapitato, durante l’aggressione, il nipote avrebbe preteso la consegna di 20 mila euro; richiesta che la vittima, pur di farlo smettere, avrebbe finto di accettare.
Le indagini, coordinate dalla Procura e curate dagli investigatori della Squadra Mobile, sono state avviate immediatamente e hanno consentito di accertare come all’origine dell’aggressione vi fossero ragioni legate a pregressi dissidi familiari ed economici. L’episodio del 24 febbraio, infatti, si inserisce in un contesto di rapporti familiari già deteriorati in cui non sono mancate, nel tempo, denunce per vicende simili seppur di minor gravità. Da qui l’arresto dell’indagato.