Cateno De Luca replica al capogruppo di FdI al Comune di Messina che ieri ha reiterato la richiesta di dimissioni della presidente di Amam Loredana Bonasera (QUI) contestando una pessima gestione del servizio di erogazione idrica. De Luca ne approfitta per lanciare frecciate a FdI ed in particolare all’assessore regionale a Turismo Sport e Spettacoli Elvira Amata.
“Caro Libero Gioveni– replica il leader di Sud chiama Nord- premesso che mi manchi, ma credo che prima delle dimissioni di Loredana Bonasera dovresti chiedere le dimissioni dei tuoi compagni di merenda politica che governano la Sicilia da sette anni e che hanno perso ben 1,2 miliardi di euro del PNRR per approvvigionamento idrico della campagna e per le civili abitazioni. Non tirare in ballo chi dal 2018 ha portato avanti una guerra per bonificare la città di Messina dai politici che l’hanno stuprata e tu eri tra questi essendo parte di ben quattro partiti che erano il perno del disastro dove tu negli ultimi 10 anni hai militato. Non ci sono dubbi che la squadra di Federico Basile Sindaco di Messina qualche errore lo ha commesso e di questo ci prendiamo la responsabilità ma non permetto agli artefici delle chiacchiere e dei disastri di rifarsi la verginità sul nostro lavoro e sui nostri successi. Villa Dante era un cesso a cielo aperto quando nel 2018 sono diventato sindaco di Messina ora è il salotto della città ed il ripristino delle fontane danzanti era il mio sogno. Io sognavo la Villa Dante degli anni 70 ed ora c’è … peccato che manca una classe politica di opposizione della stessa caratura … solo spazzatura indifferenziata … ma anche quella noi abbiamo pensato di togliere. Un caro abbraccio Libero e salutami Elviruccia Amata e dille da parte mia che è giunta l’ora di smetterla con la gestione del teatro Vittorio Emanuele come se fosse il salotto di casa sua nomini il cda come per legge. Ciao Libero mi mancava il confronto con te. Ps: se vuoi soddisfazione te la dò nel salone delle Bandiere a Palazzo Zanca in apposita conferenza stampa perché credo che in nome dei vecchi tempi ti ho già dedicato abbastanza tempo. Lo sai come uso io: carte alla mano e zero chiacchiere”