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Gianfranco Miccichè sale sul palco della convention di Forza Italia e ribadisce la sua forza politica e del suo partito. E’ il giorno del presidente dell’Ars a Viagrande che come un maestro d’orchestra detta i tempi e la musica del suo partito almeno in Sicilia. Oggi presente sul palco anche il governatore Nello Musumeci.
“Forza Italia non è l’ago delle bilancia, è il centro di questa parte moderata nel centrodestra, è l’anima vera e centrale. Oggi, con un Salvini moderato che sta studiando da uomo di Stato, come chiedevo che fosse e come gli italiani chiedono che sia, si può andare avanti molto bene, vincere e governare“.
“Se pensiamo a quello che hanno fatto questi ultimi governi – ha aggiunto Miccichè – c’è da mettersi le mani nei capelli. Noi saremo una cosa diversa. Spero si vada a votare presto e io ne sono convinto. La nostra sara’ una vittoria abbastanza netta. Sono sereno e tranquillo. Il futuro e’ nostro e degli italiani e dei dei moderati e si torna alla normalità dopo le follie degli ultimi anni“.
Non è più tempo di scontri in casa azzurra, dove il commissario Gianfranco Miccichè, è intenzionato a scendere a patti con la Lega, che continua ad ampliare il proprio consenso anche in Sicilia.
Impegnati in prima linea in questo progetto il senatore Stefano Candiani, plenipotenziario di Matteo Salvini in Sicilia, il Presidente dell’Assemblea Regionale siciliana, Gianfranco Miccichè e il pontiere, l’uomo di garanzia, l’onorevole ragusano Nino Minardo.
A dare il crisma dell’ufficialità a quelle che fino a poco fa erano solo indiscrezioni è stato il commissario della Lega Stefano Candiani ed oggi anche il presidente Miccichè.
Ieri a metà mattinata era salito sul palco di #Etna19 il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. “Noi siamo alternativi a Renzi e lui non ha niente a che vedere con noi. Le posizioni e l’elettorato di Renzi sono alternativi al popolo azzurro che oggi ha aperto uno straordinario cantiere di confronto e proposta a Catania”, ha scandito a più riprese l’ex presidente del Parlamento europeo.
Sul centrodestra e le alleanze: “Noi siamo per il centrodestra unito, ma animato da posizioni e sensibilità che si completano. Noi e gli alleati siamo partiti diversi, il partito unico non ci interessa, ma abbiamo un minimo comune denominatore: stop alle tasse, riformare la giustizia per far tornare il Paese a crescere, sostenere le piccole e medie imprese, i commercianti, gli agricoltori, i liberi professionisti perché sono coloro che possono creare posti di lavoro. In Sicilia come in tutta Italia”.
Un percorso segnato, dunque, verso una vera rinascita del centrodestra.