“Sul candidato sindaco di Palermo la quadra nel centrodestra la troveremo senz’altro. E mi auguro che sia un sindaco all’altezza. Stiamo eleggendo qualcuno che dovrà prendere il posto di Orlando: si puo’ dire quello che si vuole, ma resta un personaggio che ha avuto un peso enorme nella politica italiana“. L’ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, parlando con i giornalisti a Palermo a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella, l’ex presidente della Regione ucciso il 6 gennaio. “Per salvare dal punto di vista economico il Comune di Palermo abbiamo bisogno di gente – anche un politico, nessun problema – che abbia credibilita’, che abbia il peso e la caratura per presentarsi al Consiglio dei ministri e dire ‘questo e’ il mio bilancio e lo dobbiamo sistemare. Nessuna ambizione personale‘”. ha osservato Micciche’.
SULLE REGIONALI
“Musumeci dice che non puo’ chiamare ogni giorno i partiti? Almeno un paio di volte l’anno si’, pero’. Non ci ha chiamato ne’ ogni giorno, ne’ ogni mese. In realta’, al di la’ delle battute, non e’ un fatto di chiamate; se vuole fare il presidente della Regione deve avere la capacita’ di dialogo con tutti i partiti. Del resto quando ha chiesto la sua elezione, eccome se ha dialogato“, ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché. “Il fatto che improvvisamente non dialoghi piu’ – ha aggiunto – e’ qualcosa che non va. Io non attacco nessuno, ne’ lo voglio attaccare, ho sempre detto che sarei veramente felice se lui dimostrasse un cambiamento di atteggiamento. Non puo’ decidere tutto da solo“.
Per il presidente dell’Ars e leader di Forza Italia, la frase che il governatore siciliano “ripete e’ davvero un vulnus nella politica; dice spesso “Io ragiono con gli assessori, me li avete dati voi”. Ma gli assessori hanno una logica diversa, vengono indicati per una questione territoriale, per motivi elettivi e di consenso acquisito, per la loro competenza. La politica la gestiscono i partiti. Non si e’ sentito dire mai che gli assessori sono coloro che decidono per conto dei partiti. E’ una cosa folle. Questa frase che lui continua a dire, e’ una di quelle che mi lascia piu’ perplesso“.
“Sono fortemente amareggiato che quattro sciacalletti continuino a tentare di convincere il presidente Musumeci che sia vittima di un complotto… non e’ vittima di nulla… tra loro deputati all’interno dell’Ars, persone che sono fuori e dentro il governo: gli stanno troppo attorno, non capiscono nulla e gli hanno combinato un grosso danno…“, ha detto ancora il presidente dell’Ars. “Una serie di sciacalletti – ha ribadito il leader siciliano di FI – che non sanno cosa sia politica, che gli causano un problema ogni settimana e che si trovano piu’ nel governo che fuori“.
E sulla possibilità di candidatura del fratello Gaetano a Presidente della Regione: “Ne parliamo fra cinque mesi, dopo le amministrative sicuramente. Ci sono tante condizioni da valutare e bisogna capire che tipo di presidente della Regione vogliamo” ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’, rispondendo ai giornalisti sull’ipotesi della candidatura del chairman della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, a governatore dell’Isola