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I numeri

Migranti, altri due sbarchi a Lampedusa: continuano le ricerche dopo il naufragio

giovedì 14 Agosto 2025

Altri 46 migranti sono sbarcati a Lampedusa dopo che le motovedette Cp322 e Cp276 hanno soccorso al largo dell’isola due barchini salpati da Zarsis in Tunisia e Abu Kammach in Libia.

A bordo, rispettivamente, 17 sudanesi che hanno detto d’aver pagato 3.500 dinari tunisini per la traversata e 29 (5 donne e 11 minori) algerini, libici ed egiziani che hanno invece pagato 6 mila dinari libici. Tutti sono stati portati all’hotspot dove, al momento, ci sono 269 ospiti. Fra loro anche 58 dei 60 sopravvissuti nel doppio naufragio di ieri a 14 miglia da Lampedusa.
Sono in corso, con i mediatori culturali, le audizioni dei gruppi di egiziani e sudanesi. I poliziotti della squadra mobile stanno cercando attraverso i loro racconti di ricostruire cosa è accaduto in alto mare e identificare gli eventuali scafisti. I racconti continuano ad essere molto confusi. In totale sui due barconi, partiti entrambi dalla Libia, sembra che vi fossero da 100 a 110 persone. All’appello quindi dovrebbero mancare da 13 a 23 persone. Due cadaveri, già avvistati ieri, sono intrappolati nello scafo affondato.

Le ricerche continuano 

Le ricerche della guardia costiera vanno avanti ed è stata estesa l’area da perlustrare, ma al momento non sarebbero stati rinvenuti altri cadaveri. Le ricerche dureranno 72 ore, dovrebbero quindi terminare nella mattinata di domenica.

Ispezioni cadaveriche concluse su 23 salme, dei 27 migranti morti ieri nel naufragio di due barche a Sud di Lampedusa, che sono state sistemate nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana a Lampedusa. I 23 migranti – 13 uomini, 7 donne e 3 minori, fra cui una neonata – sono tutti annegati. Sui loro corpi nessun segno di violenza.

La Procura di Agrigento, che indaga per naufragio colposo a carico di ignoti, ha già dato il via libera al seppellimento e adesso la Prefettura sta cercando le sistemazioni nei vari cimiteri della provincia.
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha dato disponibilità al seppellimento dei migranti visto che i lavori di ampliamento del cimitero comunale sono stati conclusi e ci sono, almeno per il momento, circa 500 posti a disposizione. Spetterà però alla Prefettura stabilire dove dovranno essere sepolti i migranti. 

Il riconoscimento delle vittime

Comincerà stasera o domattina lo straziante riconoscimento delle vittime del naufragio di ieri a Sud di Lampedusa. Fra i 58 naufraghi nell’hotspot (due sono ricoverati all’ospedale di Agrigento) c’è chi dice d’aver perso marito e figlio, chi invece piange per la sorella e chi non sa darsi pace perché viaggiava con tutta la famiglia e non ha più nessuno: non sa dove siano finiti moglie e figlioletto.

Tutti vengono assistiti e supportati dagli psicologi della Croce rossa, che gestisce la struttura di contrada Imbriacola. Ai migranti che dicono d’aver perso un familiare o un compagno di viaggio, magari conosciuto durante la detenzione in qualche safety house libica, verranno mostrate le foto dei volti dei 23 cadaveri che si trovano nella camera mortuaria. I superstiti sapranno così se familiari o amici sono fra le vittime o sono dispersi. 

11 bare verso Porto Empedocle

Undici bare, con i corpi dei migranti morti nel doppio naufragio di ieri a largo di Lampedusa, dovrebbero partire domattina con il traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Agrigento). Dopo il via libera al seppellimento, arrivato dalla Procura, Comune di Lampedusa e Prefettura sono al lavoro per il trasferimento dei cadaveri e la loro sistemazione nei cimiteri della provincia.

Fra i tanti sindaci che hanno dato disponibilità c’è anche quello della piccola Castrofilippo, Gioacchino Baio. “Abbiamo dato disponibilità di un loculo per adulti e mi è stato comunicato che domani sera arriverà una salma degli ultimi naufragi a largo di Lampedusa“, dice il sindaco.

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