Sono 1.100 i migranti presenti nell‘area di transito creata, per le pre-identificazioni, al porto di Porto Empedocle (Agrigento). Per il pomeriggio, su disposizione della Prefettura di Agrigento, è previsto un trasferimento di 230 persone che verranno scortate dalla polizia verso strutture d’accoglienza dell’isola.
Ma in serata giungeranno i 379 che, dopo essersi lasciati alle spalle l’hotspot di Lampedusa, sono stati imbarcati sul traghetto Galaxy e domani, all’alba, i 200 che verranno invece trasferiti, sempre dalla maggiore delle isole Pelagie, in serata. E’ ancora emergenza, dunque, nell’area finale del porto Empedoclino. Per fronteggiarla, la Prefettura già ieri ha individuato la soluzione a brevissimo termine dell’utilizzo del Palasport. Per stamani era previsto l’intervento della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti per conto del Comune di Porto Empedocle e la rimozione degli ingombranti, rifiuti tessili accumulati nel passato. Ad edificio ripulito potranno essere ospitati circa 600 persone, mentre 300 potranno restare nell’area del porto dove, nei prossimi giorni, verranno collocati tre tendoni.
“Stiamo provvedendo all’affidamento dei lavori per realizzare un hotspot in contrada Caos, nell’ultimo pezzettino di area portuale Empedoclina. L’hotspot assicurerà un servizio d’accoglienza dignitoso e sarà fatto in un punto vicino alle vie di fuga e lontano da ogni abitazione e insediamento di qualsiasi tipo. In attesa però, il problema c’è: abbiamo l’area sbarchi piena di persone, oggi siamo arrivati a 1.150 persone. In questa area di preidentificazione ci sono soltanto alcune tende che possono dare ricovero a qualche centinaio di persone. Abbiamo avuto quindi centinaia e centinaia di persone, fra cui molti bambini, che sono state per ore ed ore sotto il sole e di notte all’addiaccio, ecco perché è stata trovata la soluzione temporanea, pochi giorni appena, del Palasport”. Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, mentre sta effettuando un nuovo sopralluogo fra l’area della tensostruttura del porto Empedoclino e il vecchio Palasport.
“La struttura sportiva, inagibile per usi sportivi, è vicina all’area sbarchi e può essere raggiunta a piedi dai migranti, ovviamente avverrà tutto sotto la stretta sorveglianza delle forze di polizia – ha spiegato Romano – che presidieranno il Palasport impedendo uscite e ingressi. Non è un carcere, ma deve essere un ricovero per il tempo strettamente necessario affinché vengano fatti salire sui pullman che li trasferiranno nelle varie strutture d’accoglienza, individuate dal ministero dell’Interno, del Paese”.
Entro questa sera, la Prefettura affiderà gli interventi per la realizzazione dell’hotspot di contrada Caos a Porto Empedocle. Struttura, come quella che sorge in contrada Imbriacola a Lampedusa, che sarà pronta fra tre mesi. “Verranno collocati dei moduli abitativi che potranno ospitare 200, 250 persone. E in queste strutture verranno effettuate le procedure di fotosegnalamento, rilievo delle impronte digitali e dunque identificazione – ha detto il prefetto -. Accanto, a circa 150 metri, quindi i migranti potranno raggiungere l’area di pre-identificazione a piedi, verranno collocate delle tende e sarà il posto dove potranno essere accolti, e assistiti dalla Croce Rossa italiana, i migranti che verranno fatti sbarcare a Porto Empedocle”.