Condividi

Migranti e falsi matrimoni: moglie “a pagamento” per ottenere la cittadinanza

martedì 7 Luglio 2020
matrimoni finti

Su delega della Procura etnea militari della guardia di finanza del comando provinciale di Catania, nell’ambito di un’indagine su falsi matrimoni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, hanno eseguito la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, emessa dal Gip, nei confronti di Sandra Patricia ‘Jessica’ Manyoma, colombiana di 46 anni.

Secondo l’accusa, assieme ad altri otto indagati, ha concepito e realizzato matrimoni ‘di comodo’ per consentire a extracomunitari irregolari in Italia l’ottenimento di titoli di soggiorno e, successivamente, anche della cittadinanza.

L’indagine, iniziata nel 2018, ha ricostruito il sistema: a uno straniero irregolare, pagando, veniva organizzato un matrimonio con una donna residente in Italia, con tanto di testimoni ‘a pagamento’, spese di bellezza per la finta sposa unitamente alla predisposizione di un rinfresco. Le unioni, ricostruisce la Procura di Catania, avvenivano tra persone che non si conoscevano, ma che, dopo le nozze, andavano a convivere il tempo necessario al superamento dei controlli. Per tutti gli ‘attori‘, era prevista l’elargizione di un corrispettivo per l’opera prestata.

In questo sistema, l’indagata, colpita da provvedimento cautelare, rivestiva una funzione chiave, quale “intermediaria” per conto di stranieri interessati a realizzare la frode, oltre che di risolutrice di ogni profilo logistico connesso alla celebrazione degli eventi.

Al termine delle attività investigative, sono stati quindi contestati agli indagati, a vario titolo, i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di falsità ideologica in atto pubblico (relativamente all’atto del matrimonio in quanto contratto ab origine con “riserva mentale”) e di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato per gli stranieri clandestini.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.