Sono sbarcati durante la notte trentatré tunisini, fra cui 7 donne e 8 minori, a Lampedusa dopo che l’imbarcazione di 6 metri sulla quale viaggiavano è stata soccorsa dalla motovedetta Cp 273 della Guardia costiera.
Altri 79 migranti su due barchini sono stati soccorsi, al largo di Lampedusa, dalle motovedette Cp 327 e Cp 306 della Guardia costiera. Sul primo natante c’erano 38 persone, fra cui 9 donne; sul secondo erano in 41, fra cui 9 donne e un minore.
Ieri, sull’isola, ci sono stati 6 sbarchi con un totale di 286 persone. Su una delle imbarcazioni soccorse c’era anche il cadavere di un giovane: la salma si trova adesso alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. All’hotspot di contrada Imbriacola sono, al momento, presenti 640 migranti. In mattinata è stato disposto dalla Prefettura di Agrigento il trasferimento di 127 persone che in serata giungeranno a Porto Empedocle.
Quattro tunisini sono stati bloccati, dopo essere sbarcati, sul lungomare Rizzo, nei pressi del porto nuovo di Lampedusa. Ad accorgersi dei migranti sono stati i militari della Guardia di finanza. Altri 34, originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea e Mali, sono stati soccorsi al largo da una motovedetta della Capitaneria. Nel gruppo, partito da Sfax, in Tunisia, anche quattro donne. Salgono a tre, per un totale di 71 migranti, gli sbarchi avvenuti a partire dalla notte.
Un bambino di 4 anni, finito in acqua a causa del barchino che s’è ribaltato al largo di Lampedusa, è stato salvato appena in tempo dai militari della Capitaneria di porto. Il piccolo era già colato a picco e rischiava di annegare, i militari lo hanno salvato e quando lo hanno adagiato sulla motovedetta gli sono state praticate manovre rianimatorie. Sbarcato sul molo Favarolo, il bimbo, in condizioni preoccupanti, è stato trasferito al Poliambulatorio dove, dopo alcune ore, il piccolo è stato stabilizzato e poi si è ripreso.