L’hotspot di Lampedusa è stato svuotato. I 76 migranti rimasti, fra cui i 10 naufraghi salvati martedì pomeriggio nei pressi dell’isolotto di Lampione, sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle.
I giovani sopravvissuti, per tutta la giornata di ieri, sono stati assistiti da un team di psicologi e sono stati ascoltati dai poliziotti della squadra mobile e hanno cercato di ricostruire le tappe di quella che è stata la traversata della morte iniziata da Sfax, in Tunisia, e terminata a poche centinaia di metri dall’isolotto di Lampione.
Nessuno ha saputo indicare con precisione quanti sarebbero finiti in mare, dopo la prima ora di navigazione, ma tutti hanno confermato che erano partiti in 56, originari di Camerun, Costa d’Avorio, Mali e Guinea Konakry. Le motovedette, oltre ai dieci naufraghi aggrappati sul gommone semi affondato, hanno recuperato sei cadaveri; i “dispersi” sarebbero quindi una quarantina. Uno dei superstiti, in lacrime, ha detto che la moglie era nel gruppetto delle prime persone cadute in mare.
E non figura fra i cadaveri ripescati vicino Lampione.