“Condivido e sostengo l’appello del presidente del distretto pesca, Nino Carlino, che lancia l’allarme per il settore in Sicilia che vive oggi una situazione più che mai diventata insostenibile. Il comparto è danneggiato dal crollo delle vendite e dalla difficoltà di rispettare gli standard minimi di sicurezza a bordo. La maggior parte delle imbarcazioni sono ferme da diverse settimane e purtroppo non bastano i provvedimenti attivati a livello nazionale e regionale”.
A sottolinearlo è Nino Minardo, deputato siciliano alla Camera della Lega Salvini Premier.
“Per un comparto trainante per l’economia dell’isola – spiega Minardo – dove sono impegnati centinaia di operatori, imprenditori e famiglie servono interventi immediati e finalizzati ad immettere liquidità tra cui: -gli indennizzi per i produttori per danni diretti o indiretti (mancata vendita, crollo dei prezzi di mercato per scarsa domanda, ecc.); -l’aumento per un triennio della percentuale degli sgravi contributivi alle imprese di pesca; -anticipazione del fermo pesca o scomputo delle giornate di pesca perse sul prossimo fermo pesca, sblocco ed erogazione dei pagamenti per il fermo pesca già effettuati e non ancora pagati; -moratoria per le imprese di pesca dei contributi previdenziali e assistenziali, tasse e imposte, rate mutui, prestiti, esposizioni bancarie; -intese con il sistema bancario per avere flessibilità nella concessione di fidi e aperture di credito; -applicazione della CIGS in deroga a tutto il settore della pesca e dell’acquacoltura (ivi compresa la piccola pesca artigianale)”.
“Sono proposte – conclude il parlamentare nazionale -di cui mi faccio promotore con il mio partito affinché, già durante l’esame del decreto “Cura Italia” al senato, ci sia il massimo impegno a sostegno per impedire la paralisi del settore”.