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Il progetto culturale

Mirabella Imbaccari (CT), tradizione e modernità: l’arte del “pizzo a tombolo” dipinta dall’artista NeSpoon

giovedì 16 Maggio 2024

Il piccolo borgo di Mirabella Imbaccari (CT), nel cuore della Sicilia, si arricchisce di un nuovo tesoro artistico: domani, venerdì 17 maggio, alle 13.00, in Piazzetta dello Speziale verrà inaugurata un’opera di Street Art ispirata al “pizzo a tombolo”, una tradizione locale antica e raffinata.

 

 

La rinomata artista polacca NeSpoon, che ha realizzato opere in oltre quaranta paesi del mondo, ha dato vita alla facciata di un intero edificio, rivisitando la preziosa lavorazione artigianale tipica di questa zona.

Da oltre un secolo nella località, un caratteristico borgo di oltre 4.000 abitanti, non a caso viene chiamata la “città del tombolo”, si realizzano splendidi pizzi con questa tecnica estremamente affascinante e complessa.

 

 

E questo lo si deve anche all’iniziativa di una nobildonna catanese, la baronessa Angelina Auteri che, in seguito ad una miracolosa guarigione, decise di donare in beneficenza tutto il suo patrimonio. Agli inizi del 1900, venne così istituita l’Opera del Tombolo, un’associazione in cui si insegnava questa arte preziosa.

Dal 1986, Mirabella Imbaccari ospita una “Mostra Permanente del Tombolo” in cui è possibile ammirare merletti ma anche abiti e arredi realizzati con questa tecnica simbolo dell’artigianato locale e che si contraddistingue per la trama molto fitta e la presenza nel disegno di riccioli e rose.

 

Il progetto: l’incontro tra storia, tradizione e modernità che rende omaggio al “Pizzo a Tombolo”

 

Il lavoro di NeSpoon, e più in generale le diverse attività dell’intero progetto “La Bellezza della legalità”, rientrano nel processo di rigenerazione e valorizzazione del territorio avviato con la ristrutturazione di Palazzo Biscari, che la Fondazione Messina ha restituito alla sua bellezza originaria, facendolo diventare uno dei suoi Parchi della Bellezza e della Scienza, per l’esattezza il Parco dei Saperi che è anche centro di formazione, di ricerca, di interconnessione di conoscenze, di promozione di arte e bellezza.

Il murale è stato collocato proprio tra il Palazzo Biscari e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, reinterpreta i motivi del pizzo a tombolo, mescolando la tradizione con un tocco contemporaneo.

 

GALLERY FOTO DELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA

 

 

 

Questa tecnica, nota per la sua eleganza e complessità, risale a un passato lontano e onirico. All’inizio del 1900, i principi Ignacio e Angelina Biscari, dopo una profonda conversione religiosa, donarono la loro residenza estiva, Palazzo Biscari, alle suore Dorotee. Il loro desiderio era che le religiose tramandassero alle donne di Mirabella l’arte del pizzo a tombolo, fornendo loro uno strumento per raggiungere autonomia e indipendenza economica.

L’iniziativa è stata curata da Verderame Progetto Cultura, parte di un più ampio progetto denominato “La bellezza della legalità”. Il progetto è promosso dalla Fondazione Incontrocorrente (ente capofila), insieme alla Fondazione MeSSInA, alla Fondazione Horcynus Orca e con il contributo strategico dell’Opera del Tombolo e delle Arti Manuali.

Questo intervento artistico rientra nelle iniziative finanziate dall’UE – Next Generation EU – Pnrr M5C3 – Investimento 1.3, mirate a combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno e a sostenere il Terzo Settore.

 

NeSpoon, con il suo caratteristico stile che fonde tradizione e modernità, ha trasformato l’edificio in una trama preziosa e vibrante, rievocando i merletti del pizzo a tombolo.

Il merletto originale del 1960, tratto dall’archivio storico dell’Istituto delle Suore Dorotee di Mirabella Imbaccari, ,sede e culla della nascita del merletto a Tombolo, da cui NeSpoon ha tratto ispirazione, per la realizzazione della sua opera.

 

Mirabella Imbaccari, con questo murale, diventa così un simbolo di come l’arte possa rinvigorire e valorizzare il patrimonio culturale locale. L’opera non solo celebra un’antica arte manuale, ma lancia anche un messaggio di libertà espressiva, dimostrando come il passato possa ispirare nuove forme di creatività.

 

L’iniziativa del 17 maggio

 

Alle 10 verrà presentato l’ultimo libro del Forum Diseguaglianze e Diversità “Quale Europa” (Donzelli Editore), a cura di Elena Granaglia e Gloria Riva.

Alle 12 si terrà l’incontro “Da piccole cose a trame preziose”, in cui si ragionerà del senso e dell’importanza del lavoro artistico di NeSpoon a Mirabella Imbaccari: un modo con cui l’arte urbana contemporanea celebra la tradizione del pizzo a tombolo tra innovazione e il rispetto del pianeta.

Ne parleranno Giovanni Ferro, Sindaco di Mirabella Imbaccari, Gaetano Giunta, Fondatore della Fondazione Messina, Angela Terranova, presidente dell’Associazione Opera del Tombolo e delle arti manuali, Daniela Macri, presidente di Verderame progetto cultura.

Alle 13.00, in Piazzetta dello Speziale verrà inaugurata l’opera di Street Art ispirata al “pizzo a tombolo” di NeSpoon

 

L’arte del Pizzo a Tombolo: tradizione e maestria in Sicilia

L’arte del pizzo a tombolo rappresenta un’antica e affascinante tradizione, caratterizzata da una tecnica complessa e meticolosa. Questa tecnica prevede il puntare dei piccoli fusi su un cuscino, noto come “tombolo”, per creare disegni e motivi intricati.

Il filo bianco di lino o cotone viene intrecciato attorno ai fusi, seguendo modelli in cartoncino come guida. Una volta rimossi i fusi, si ottiene un pizzo finissimo, con una trama fittissima e decorazioni elaborate, come riccioli e rose, influenzate dal barocco siciliano.

La tradizione del pizzo a tombolo è ancora viva in diverse zone della Sicilia, oltre a Mirabella Imbaccari.

Luoghi come Marsala, Mazzaro del Vallo, Modica, Sortino, Aragona, Piana degli Albanesi, Santa Domenica Vittoria e Santa Ninfa mantengono vive le tecniche antiche di lavorazione del merletto. In passato, l’isola era rinomata anche per la produzione di intrecci in oro e argento, mentre in alcune comunità la lavorazione del merletto avveniva senza disegni precisi, seguendo semplicemente la fantasia delle artigiane.

Anche nelle carceri femminili di Messina sono stati ritrovati antichi disegni per la lavorazione del merletto, testimoniando la diffusione di questa arte in tutta la regione.

 

I gioielli urbani dell’artista NeSpoon: l’eleganza di pizzi e ricami nella Street Art Globale

NeSpoon, poliedrica ed eclettica artista polacca, da 15 anni trasforma i muri delle città in capolavori ispirati ai pizzi e ricami delle tradizioni locali. Con opere realizzate in oltre quaranta paesi del mondo, NeSpoon utilizza la street art per reinterpretare l’antica arte del merletto, creando murales che decorano intere facciate di edifici.

credits – foto @IG NeSpoon

Il progetto NeSpoon è nato nel 2009 per proporre una via di coesione tra street art, ceramica, pittura, scultura e gioielleria. Si basa sulla realizzazione di stampe di pizzi tradizionali che vengono utilizzati per decorare abitazioni ed edifici. La scelta dei pizzi riguarda la preferenza per un codice estetico ben preciso profondamente radicato in tutte le culture. In ogni pizzo infatti troviamo simmetria, ordine e armonia.

Il fatto di abbinare pizzi e merletti alla street art è legato ad una totale scelta di libertà di espressione.

L’arte viene vista in positivo, come veicolo per emozioni benefiche. A volte però questo tipo di arte è servito anche per commentare questioni sociali e politiche ritenute importanti.

Il progetto è nato in Polonia e coinvolge diversi artisti con la passione dei merletti, guidato dal desiderio di portare nelle città un nuovo tipo di street art che sia gradevole dal punto di vista estetico.

Ispirandosi al pizzo ad ago francese del XIX secolo, NeSpoon lavora all’aperto per intere giornate, utilizzando strati reali di pizzo come base per i suoi murales o inserendoli direttamente negli elementi urbani. Le sue opere, che possono estendersi per più piani, uniscono estetica, tradizione e manualità, trasformando spazi degradati in gioielli urbani.

NeSpoon crea anche installazioni tessili e opere in ceramica basate su motivi tradizionali in pizzo. I suoi lavori su filati, che spesso si aggrappano a passaggi e alberi come ragnatele, celebrano l’antica arte domestica del merletto, tipicamente femminile.

Prima di iniziare un nuovo progetto, NeSpoon visita musei e incontra gli abitanti del luogo per apprendere la cultura locale e i legami con l’arte tessile. Come è avvenuto anche per il progetto di Mirabella Imbaccari che ha visto l’artista incontrare e confrontarsi quotidianamente con le ricamatrici dell’Opera del Tombolo e delle Arti Manuali, durante le fasi della preparazione del dipinto artistico, mettendo in risalto il racconto e il lavoro delle donne che da anni creano opere d’arte tessile sul territorio.

 

 

Dalla Svezia all’Italia, passando per Spagna, Germania e Norvegia, l’artista di Varsavia ha decorato gli edifici di tutto il mondo con le sue opere fatte di pizzo, portando eleganza e bellezza in luoghi spesso abbandonati o anonimi.

In Sicilia, l’artista ha realizzato altre opere in questi anni. Nel 2016 ha realizzato le facciate di alcune case nel comune di Giardini Naxos (ME), per spostarsi poi nel 2018 in località Valverde (TP) realizzando una grande pittura sull’edificio antistante il santuario della Maria Santissima, entrambi per il progetto “Emergence Festival” 

Nel 2019 ha partecipato all’interno del Farm Cultural Park di Favara (AG) per la “Biennale Countless Cities”, mentre nel 2020 arriva la “casa decorata all’uncinetto” a Oliveri (Messina) che la street artist polacca ha dipinto con le sue bombolette spray le ruvide pareti esterne di un edificio abbandonato ad angolo tra via Musco e via Bellini, riproducendo perfettamente l’intarsio dei corredi e dei centrini della tradizione popolare.

 

Il Tombolo di Mirabella Imbaccari verso il Riconoscimento Unesco

 

Il comune di Mirabella Imbaccari, parimenti alla Fondazione MeSSInA e l’associazione di merlettaie che opera all’interno di palazzo Biscari “ Opera del Tombolo e delle Arti Manuali “, partecipa attualmente al percorso guidato dal MiC di candidatura e focal point nazionale per la convenzione Unesco 2023 finalizzato al conseguimento del riconoscimento dell’arte del merletto a tombolo come patrimonio immateriale dell’Unesco.

Per valorizzare questa tradizione Mirabella Imbaccari, insieme ad altri ventisette comuni italiani, tra cui Isernia, Varallo, Cuneo, Sampeyre, Cantù, Venezia, Chioggia, Gorizia, Chiavari, Rapallo, Portofino, Santa Margherita Ligure, Camogli, L’Aquila, Genova, Bologna, Meldola, Orvieto, San Feliciano (frazione del comune di Magione), Offida, Latronico, Bolsena, Maglie, Forlì, Bosa e l’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per sostenere la candidatura.

Nel borgo catanese è nata così la “Rete del Merletto italiano per l’Unesco del Tombolo di Mirabella Imbaccari”, fondata nel 2018 e consolidata nel novembre 2019.

Il percorso di candidatura coinvolge amministrazioni locali e varie associazioni, con l’obiettivo di far riconoscere il merletto italiano a livello globale e celebrando un’antica arte che continua a vivere e prosperare grazie alla dedizione delle comunità locali.

 

 

 

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