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L'intervento

Misilmeri, 4 milioni per la regimazione idraulica di Piano Stoppa. Schifani: “L’area tornerà in piena sicurezza”

venerdì 21 Novembre 2025
Renato Schifani

Un intervento di completamento delle opere di regimazione idraulica in contrada Piano Stoppa a Misilmeri, nel Palermitano. Lo ha programmato la Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Si tratta di lavori che restituiranno la piena sicurezza di un’intera area – commenta il presidente Schifani – e che consentiranno ai residenti collegamenti sicuri e la messa in sicurezza delle loro abitazioni, a rischio per le alluvioni e gli allagamenti“.

L’iter per l’avvio delle opere è già partito. Gli Uffici diretti da Sergio Tumminello hanno pubblicato la gara per il completamento delle opere di regimazione idraulica in contrada Piano Stoppa. È di poco inferiore ai quattro milioni di euro l’importo a base di gara, con un termine per la presentazione delle offerte che è stato fissato al prossimo 19 dicembre.

Nell’area di Piano Stoppa non è presente una rete idrografica, ma vi è soltanto una serie di canali e cunicoli artificiali. Il sito è costituito da depositi lacustri con spessori superiori ai trenta metri. Le caratteristiche geomorfologiche e idrologiche del territorio contraddistinguono quest’area come una vera e propria pianura alluvionale. Una zona soggetta a inondazioni, con una popolazione residente di circa tremila abitanti. Le acque provengono principalmente dalle aree situate a monte e il sistema di drenaggio è costituito da una rete di canali ultimati negli anni Sessanta. Tali strutture necessitano di un intervento straordinario di manutenzione strutturale che comprenda l’adeguamento delle sezioni idrauliche, la predisposizione di nuovi tratti di canali, la rimozione dei rifiuti ingombranti e della vegetazione spontanea presente nei pochi canali ancora funzionali. In occasione di eccezionali eventi meteorici inoltre, il deflusso di straordinari volumi di acqua ha più volte messo in crisi il sistema di drenaggio già fortemente compromesso e che si presenta peraltro inadeguato. Ciò comporta, in corrispondenza delle sezioni più critiche, il riversamento delle acque con conseguente allagamento delle aree circostanti, tra cui strade, abitazioni civili e terreni agricoli. Una ulteriore causa delle inondazioni nella zona è dovuta alla presenza di muretti di delimitazione, realizzati da privati per circoscrivere le proprietà: queste strutture rappresentano veri e propri argini che non consentono un regolare deflusso superficiale delle acque meteoriche che, non potendo così raggiungere il recapito naturale, ristagnano, formando zone di accumulo.

Un problema antico quello delle inondazioni a Piano Stoppa: nella zona sud di quest’area, infatti è presente un cunicolo di drenaggio noto con il nome di “Canale Borbonico” realizzato, presumibilmente circa due secoli fa. Questo canale aveva la funzione di drenare le acque convogliate dai terreni posti a monte nel Vallone Marraffa. Nel corso degli ultimi decenni, l’espansione edilizia ha profondamente compromesso il sistema originario di smaltimento delle acque. Una problematica che la realizzazione di opere di regimazione idraulica risolverà in modo definitivo. Previsto inoltre l’ampliamento della vasca di laminazione esistente, in prossimità del canale Borbonico e la costruzione di una seconda vasca nell’area attigua al polo sportivo di Piano Stoppa.

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