La stagione estiva del Teatro Biondo di Palermo prosegue a Villa Filippina, martedì 1 agosto ore 21.00, con lo spettacolo “Mimì – Quando Modugno non era ancora Mister Volare”, omaggio al grande cantante italiano, nella messa in scena di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino.
Autore e interprete è Mario Incudine, che racconterà gli esordi dell’artista, riscostruendo il suo repertorio poco noto della canzone in dialetto.
Sul palco con Incudine ci sarà l’ensemble composto da Antonio Vasta, pianoforte, fisarmonica e organetto, Antonio Putzu, fiati, Manfredi Tumminello, chitarre e bouzouki, Pino Ricosta, contrabbasso, ed Emanuele Rinella, batteria.
Il racconto partirà da un divertente aneddoto, che avrebbe segnato la carriera di Modugno: durante le riprese di un film nel quale il giovanissimo cantante interpretava un piccolo ruolo, venne notato dal protagonista Frank Sinatra mentre cantava una ninna nanna pugliese.
Sinatra, incuriosito, chiese al giovane cosa fosse quella stupenda nenia e Mimì, cosi lo chiamavano tutti, rispose che si trattava di un vecchio canto della sua terra, la Puglia.
Il divo americano sorrise e gli consigliò immediatamente di fingersi siciliano, perché “la Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo”.
E cosi, il giovane Modugno, nato a Polignano a Mare, cominciò a creare la nuova canzone d’autore in dialetto.
L’originale spettacolo di teatro e musica annoda diversi momenti della vita del grande cantante italiano, portando alla luce un repertorio sommerso e poco esplorato della canzone d’autore in dialetto.
I nuovi arrangiamenti di Mario Incudine restituiranno tutto l’incanto di un mondo che è venuto alla luce grazie all’impareggiabile voce di colui che sarebbe passato alla storia come “Mister Volare”.
Un’occasione per guardare il Sud da un’angolazione diversa, senza oleografia e senza retorica, attraverso gli occhi di chi, fingendosi siciliano, è riuscito forse a restituire l’immagine più autentica e poetica di una terra unica.