Condividi

Teatro: anime alla deriva alla ricerca di un senso nelle “Sorelle Materassi”

giovedì 7 Febbraio 2019
sorelle Materassi

Un gioco d’ombre in cui contrapposti, neanche poco simbolicamente, ci sono un Papa e due sorelle: comincia con questa immagine che riporta l’autorità religiosa più temuta dalle coscienze delle umanissime Teresa e Carolina, protagoniste insieme a Giselda del romanzo “Sorelle Materassi“, riproposto in scena al Teatro Biondo di Palermo (sala Grande).

Considerato il capolavoro di Aldo Palezzeschi, che concesse alle stampe il romanzo solo dopo diverse revisioni e dopo quasi un trentennio dalla prima stesura, la versione teatrale, nel libero adattamento di Ugo Chiti, conserva, con ritrovata leggerezza, tutta la natura enigmatica e inafferrabile dell’opera originale.

sorelle Materassi

Nella pièce si riscontrano più elementi che, nella semplicità apparente della messa in scena, lasciano intravedere contributi artistici all’altezza della tessitura complessa del romanzo in questione.

La regia dimessa di Geppy Gleijeses, la scenografia (Roberto Crea) che non sovrasta mai le vicende e che, nei cambi di luce (Luigi Ascione), trova nuove dimensioni pur conservando alle spalle un grande albero che mai fiorirà, monito di vite mai vissute, ma soprattutto le attrici principali del cast, Lucia Poli (Teresa), Milena Vukotic (Carolina), Marilù Prati (Giselda) e Sandra Garuglieri (Niobe, la domestica) contribuiscono alla riuscita dello spettacolo che, nella sua terza stagione, ha già superato le 200 repliche in giro per l’Italia.

Nelle pieghe di una storia apparentemente banale, due delle sorelle Materassi sono sarte un pò snob, senza una loro vita privata e, in maniera più o meno inconscia, accogliendo in casa Giselda e il nipote Remo (Gabriele Anagni), ricostruiscono l’originale nucleo familiare moltiplicando debolezze e difetti di tutti i componenti.

Scorrono così, attraverso i personaggi, diverse declinazioni dell’animo umano: opportunismi, debolezze, sensualità insensata, durezza e debolezza che, inevitabilmente, porteranno al declino il tanto faticato “progetto familiare“.

A contornare le vicende, e a fare la differenza, ci sono poi i toni ricercati della Poli, la grazia innata della Vukotic e la dirompente efficace energia della Prati, coadiuvate dalle pertinenti musiche di Mario Incudine.

Repliche fino al 10 febbraio.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Il ddl Enti locali è pronto per il debutto in aula, terminato l’iter nelle Commissioni CLICCA PER IL VIDEO

Una volta incardinato in aula il ddl, la partita sugli Enti locali entra finalmente nel vivo. Qualche parte del testo, però, è variata proprio nella giornata di oggi

BarSicilia

Bar Sicilia con Roberto Lagalla: “Penso a una mia lista alle Regionali. Ricandidarmi alla guida di Palermo? Valuterò” CLICCA PER IL VIDEO

A pochi giorni dal suo compleanno, Roberto Lagalla si racconta nel corso della puntata n.319 di Bar Sicilia, condotta da Maria Calabrese e Maurizio Scaglione.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.