Il calo demografico sta facendo sentire i suoi effetti sul sistema scolastico, in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria, interessando soprattutto le regioni del Sud e delle Isole. Il risultato emerge dal focus annuale del Ministero dell’Istruzione sui dati della scuola statale relativo al 2017-18.
Rispetto all’anno scorso, la popolazione scolastica accolta nelle scuole statali è diminuita complessivamente di oltre 60 mila unità, e l’effetto combinato con quello dell’anno precedente porta il dato dell decremento complessivo in un biennio a circa 130 mila alunni.
I settori che registrano decrementi di alunni in tutte le regioni italiane sono quelli della scuola dell’infanzia (oltre 29 mila bambini in meno) e della scuola primaria (oltre 34 mila e 300 alunni in meno), e ben la metà di quei 29 mila bambini si registra nelle scuole del Mezzogiorno (4.787 in meno in Campania e 3.420 in Sicilia). Anche nella scuola primaria Campania e Sicilia fanno registrare il record negativo di iscritti rispettivamente con 6.044 alunni in meno nella prima e 5.732 in meno nella seconda.
Nelle scuole secondarie di I grado il calo complessivo di alunni ha superato le 8 mila unità, con Campania e Sicilia che, ancora una volta, sono andate in rosso: 2.713 alunni in meno la prima, 2.391 in meno la seconda.
Negli istituti di II grado (poco più di 7 mila studenti in meno) il record negativo si è registrato in Puglia (-2.768), seguita dalla Calabria (-1.651). Rispetto al 2016-17 le regioni del Mezzogiorno hanno registrato complessivamente un decremento dell’1,6%.