La procedura di emergenza attivata dalla Regione Siciliana per la gestione della continuità territoriale con mezzi arei per le isole di Pantelleria e Lampedusa continua a creare non poche preoccupazioni agli abitanti e agli operatori turistici di queste isole, evidenzia Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia.
Si tratta di una procedura che si andrà ad attivare per il periodo massimo di 7 mesi a partire dal 1° dicembre, visto l’esito negativo della gara pubblica per i servizi aerei di linea e in attesa della nuova gara per l’affidamento dei servizi su base pluriennale.
“Pur comprendendo la ratio e riconoscendone la legittimità procedurale – chiarisce Del Bono – questo percorso ci porterà inevitabilmente e per il secondo anno consecutivo nelle stesse condizioni di precarietà e assenza di certezze già vissute quest’anno, impendendo agli operatori turistici di poter programmare il proprio lavoro e ai viaggiatori di organizzare le proprie vacanze“.
Sulla stessa linea le dichiarazioni le denunce di Fabio Casano, del Consorzio degli albergatori di Pantelleria, e di Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Isole Pelagie: “Per chi opera nel settore turistico è una situazione inaccettabile che ci pone nell’impossibilità di comunicare ai clienti e agli intermediari del settore gli operativi e i costi per raggiungere le isole dall’1 luglio 2023; questo genererà, come già avvenuto quest’anno nello stesso mese, un calo delle prenotazioni e quindi un danno alle nostre già precarie economie micro insulari“.
L’appello è rivolto alla Regione Siciliana – che assieme al MIMS e all’ENAC hanno individuato la procedura di emergenza e dovranno lavorare al nuovo bando per l’assegnazione dei nuovi servizi pluriennali – affinché si adoperino per garantire con dovuto anticipo un servizio senza interruzioni di voli e di informazioni (prezzi e orari) per l’intera stagione turistica 2023 ed evitare ulteriori danni e disagi alle imprese e alle popolazioni locali.