Condividi
Lasciare a casa l'auto è possibile?

Mobilità sostenibile e trasporto pubblico, i nodi da sciogliere per i grandi eventi a Palermo

lunedì 17 Novembre 2025
Lavori alla fermata Porto, anello ferroviario di Palermo

Grandi eventi. Tutte le città italiane li organizzano. O puntano a farlo. Da Nord a Sud. Da Milano a Palermo. Tutte. Senza esclusioni. Ovviamente, come ogni manifestazione che coinvolge migliaia di persone, servono precauzioni ed organizzazione. Soprattutto sotto il fronte della viabilità. Un vero tallone d’Achille per il capoluogo siciliano. Organizzare kermesse di questo tipo infatti vuol dire chiudere strade. Cambiare il percorso dei mezzi pubblici. Ma, soprattutto, convincere i cittadini a lasciare a casa l’auto.

I grandi eventi, Palermo è pronta ad ospitarli?

Ieri, la città di Palermo ha ospitato la XXX edizione della Maratona. Un evento che ha attraversato buona parte del tessuto urbano palermitano. I podisti, oltre 3000, hanno potuto gareggiare immersi fra natura ed opere d’arte. Uno spettacolo bellissimo, come sottolineato dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “L’Amministrazione comunale sarà sempre pronta a sostenere iniziative come questa, che valorizzano il nostro territorio e rafforzano il senso di appartenenza e di condivisione dei palermitani. Oggi Palermo ha corso insieme, mostrando ancora una volta il suo volto migliore“.

Ma ogni volto ha due facce. E l’altra non è stata particolarmente sorridente. Sui social, già dai giorni precedenti, si è scatenata una serie di commenti che criticavano le chiusure al traffico. Il giorno della gara, poi, in molti hanno dovuto faticare per raggiungere la propria destinazione. Ciò vista la contemporaneità di altre grandi manifestazioni in città, come ad esempio la convention del gruppo regionale di Fratelli d’Italia. Insomma, una domenica di passione per gli automobilisti. E non è la prima volta che succede in concomitanza con grandi eventi. Basta guardare al passato recente. È successo per la due giorni di concerti di Vasco Rossi nel 2023. È accaduto, qualche mese fa, per l’evento di Radio Italia al Foro Italico. Insomma, ogni volta è sempre la stessa storia. La domanda è: perché?

Il palermitano non lascia a casa l’auto

C’è un problema di abitudini. Il palermitano fa fatica a lasciare la propria auto nel garage. Una tendenza certificata dai dati che collocano il capoluogo siciliano, ogni anno, fra le città con il maggiore flusso di traffico in Italia. Ma si tratta solo di un problema di comodità o c’è un problema più grande alla base? Oggi i cittadini possono contare su delle alternative solide al proprio mezzo privato? Per rispondere a queste domande, bisogna partire dai fatti. E guardando al mondo del trasporto pubblico locale, tutti i sistemi a disposizione del capoluogo siciliano sono al momento monchi.

Lo stato del trasporto pubblico locale

L’anello ferroviario, l’infrastruttura che dovrebbe servire l’area del centro città, è incompleta. I lavori sono in ritardo. Si sarebbero dovuti concludere nel 2017. Siamo a fine 2025 e mancano ancora tre fermate per completare il semi-anello inferiore. Due dovrebbero essere consegnate fra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, ovvero le stazioni Porto e Politeama. Sull’altra, ovvero la fermata Turrisi-Colonna, gli scavi sono iniziati solo da qualche mese. Fino ad allora, i fruitori del metro-treno dovranno percorrere la tratta verso Notarbartolo in senso anti-orario.

C’è poi il passante ferroviario. Un’altra declinazione del trasporto su ferroviario, fiaccata anch’essa da numerosi stop ai cantieri. Sono in corso gli scavi sul tratto di vicolo Bernava, nonchè quelli per realizzare le fermate “Lazio” e “Imera”. C’è poi un problema ulteriore, ovvero la frequenza delle vetture a disposizione dell’utenza. Una ogni mezz’ora. Troppo poco. Dal Comune sono arrivati appelli per dimezzare il tempo di transito dei treni, ma è una manovra di cui si dovrà parlare più avanti.

C’è poi il capitolo legato al sistema tram di Palermo. Ad oggi, l’infrastruttura conta quattro linee (Stazione Centrale-Forum; Stazione Notarbartolo-Borgo Nuovo; Stazione Notarbartolo-Cep; Stazione Notarbartolo-Pitrè). Buona parte della città risulta scoperta. Nei prossimi anni, il capoluogo vedrà l’apertura di tre nuovi cantieri. In realtà, uno sarebbe dovuto partire oltre un anno fa. Stiamo parlando della linea C, ovvero la tratta che dovrebbe interconnettere la Stazione Centrale all’attuale percorso della linea 4, collegando così piazza Giulio Cesare a piazza Boiardo. L’avvio dei cantieri era previsto per settembre 2024. Ad oggi, non è stata posta la prima pietra.

Amella (M5S): “Servono mezzi pubblici che funzionino davvero”

Ci sarebbero poi gli interventi relativi alla realizzazione della linea B (Stazione Notarbartolo-Stazione Giachery) e al primo stralcio della linea A (Notarbartolo-Stadio). Dopodiché, toccherà alla prima tranche di lavori relativi alle tratte D, E, F e G. Il Comune di Palermo ha recentemente approvato la progettazione definitiva dell’appalto. Adesso, bisognerá sottoscrivere l’obbligazione giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre 2025. Pena la perdita dei fondi.

Infine, c’è la flotta degli autobus di Amat. L’azienda ha recentemente potenziato il plotone degli autisti. Ma la mancata geolocalizzazione dei mezzi, unita ai ritardi sul fronte della riorganizzazione delle linee prevista nell’ultimo piano industriale (per la quale si attende il completamento del sistema tram) creano qualche falla nel sistema.

Il quadro che ne emerge è deficitario. Insufficiente a creare i presupposti per convincere il palermitano a lasciare a casa l’auto. Fatto sottolineato dalla capogruppo del M5S Concetta Amella. “In queste condizioni diventa complicato convincere i palermitani ad adottare una mobilità più green. Per farlo servono mezzi pubblici che funzionino davvero. Più corse, app finalmente affidabili, paline intelligenti che indichino orari reali e non ‘sperati’. Palermo non può affrontare flussi straordinari con servizi ordinari che già oggi faticano a reggere la quotidianità. Se vogliamo che i grandi eventi siano un’opportunità di rilancio ed un volano economico e non l’ennesimo motivo di caos, l’amministrazione deve garantire prima di tutto una mobilità moderna, capillare e accessibile. Solo così sarà possibile lasciare agli organizzatori margini di manovra e ai palermitani la libertà di muoversi senza disagi“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, grande successo per la nona edizione della Bte: ecco come concepire il turismo in chiave sostenibile CLICCA PER IL VIDEO

Ospiti della puntata n.340 il presidente nazionale di Confesercenti Nico Gronchi, il presidente di Assoturismo e Confesercenti Sicilia Vittorio Messina, il direttore di West Sicily Gate Antonio Corrao, l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore comunale al Turismo Alessandro Anello.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.

ilSicilia.it