“Prendiamo atto, con profonda incredulità, dell’avvio del procedimento di decadenza da parte degli uffici della Regione, fondato sulle conclusioni cui giunge la relazione della commissione regionale antimafia. Alle attività economiche, quali che siano, interessa il diritto, non la suggestione”. E’ quanto scrive in una nota la società Italo-belga che gestisce in concessione parte della spiaggia di Mondello, a Palermo.
“Francamente non comprendiamo più a quale istituzione un’impresa debba fare riferimento per conoscere il proprio status ai fini della certificazione antimafia, se – come la stessa relazione riporta testualmente – ‘questa commissione non può esimersi dall’esprimere stupore per la comunicazione antimafia del ministero dell’Interno del 24 gennaio 2024 che non ravvisa a carico della società Mondello Immobiliare Italo Belga Sa la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto'”, prosegue la nota.
“Siamo nel pieno di una campagna di delegittimazione che si consuma sulla pelle delle circa 250 famiglie impegnate nelle attività che gravitano attorno alla spiaggia di Mondello – sostiene la società – Presentare questa vicenda come un’operazione di ‘liberazione’ della spiaggia, in concomitanza con l’avvio ormai prossimo delle procedure di gara previste per legge entro il 2027, significa usare un tema delicatissimo per fini meramente propagandistici”.
“Ogni qualvolta sono emersi elementi critici su singole posizioni, abbiamo interrotto i rapporti interessati e rafforzato i controlli interni, a dimostrazione che agiamo al di fuori di qualunque condizionamento esterno – sottolinea la Italo-belga – Se, nonostante ciò, si dovesse procedere alla revoca della concessione sulla base di presupposti che riteniamo errati o incompleti, la società contesterà tali provvedimenti in tutte le sedi competenti, agendo con fermezza per il ristoro integrale dei danni arrecati alla Mondello Immobiliare Italo Belga, ai suoi lavoratori e al territorio”.




