Continua la vertenza dei lavoratori licenziati dalla cooperativa Himera di Agrigento a fine maggio, dopo lo stop ai lavori di consolidamento del costone roccioso di Monte Pellegrino che sovrasta il cimitero di Santa Maria dei Rotoli.
Dal 25 maggio sono fermi i 7 rocciatori che erano impegnati nella messa in sicurezza del promontorio. I dipendenti avanzano le retribuzioni di aprile e maggio e periodi di CIG del 2016 e di cassa integrazione giornaliera.
L’azienda, esecutrice dei lavori per conto del consorzio Integra, titolare dell’appalto, ha sospeso i lavori e ha licenziato le maestranze impegnate nell’opera, per “gravi difficoltà finanziarie” causate, secondo le comunicazioni dell’azienda al sindacato, al committente, dai ritardi nei pagamenti da parte del Comune di Palermo.
La Fillea nei mesi scorsi ha chiesto un incontro all’assessorato alle Infrastrutture del Comune per discutere della ripresa delle attività e degli inadempimenti contrattuali della società Himera, per superare i quali il sindacato ha chiesto al Comune di sostituirsi all’azienda per ottemperare ai pagamenti maturati dai lavoratori, secondo quanto previsto dal codice degli appalti.
“Il Comune di Palermo non ha mostrato finora il giusto interesse né per il pagamento degli arretrati alle maestranze né per favorire la ripresa delle attività – dichiarano il segretari generale della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra e Salvatore Bono, della segreteria provinciale della Fillea – Il Comune non solo non ha risposto a una nostra richiesta d’incontro ma ha disertato la convocazione di ieri, da noi richiesta, presso l’Ispettorato del lavoro.
Auspichiamo l’intervento immediato del Comune di Palermo, che dovrebbe avere tutto l’interesse a esercitare la sua azione, in garanzia dei diritti dei lavoratori, e per la prosecuzione delle attività produttive che concernono la messa in sicurezza del costone roccioso di Monte Pellegrino, opera indispensabile per l’incolumità dei cittadini”.
Il prossimo incontro è stato convocato il 27 settembre presso l’ufficio provinciale del lavoro.
“Il Comune – aggiungono Piastra e Bono – ha un’altra occasione per dimostrare che non intende lasciare incompiuta quest’opera, in considerazione anche del fatto che a Palermo i nuovi appalti annunciati dal Comune sono ancora tutti fermi. E questa è una delle poche opere avviate che potrebbe essere portata a termine”.