Condividi
La situazione in Sicilia

Morbillo in aumento, coperture sotto soglia. Scalzo: “Chi non è pronto a proteggere, non può stare nella Sanità”

giovedì 12 Giugno 2025

“Certe situazioni non devono più ripetersi. Non è ammissibile. Nella sanità pubblica non ci sono margini per leggerezze, ritardi o silenzi colpevoli, soprattutto quando in gioco c’è la salute dei bambini. Nell’ultima riunione con i direttori generali delle Aziende sanitarie siciliane e con i responsabili dei servizi vaccinali, ho voluto essere netto: non si tratta semplicemente di evitare una cattiva figura istituzionale o politica, sarebbe riduttivo pensarlo. La questione è molto più grave. Parliamo di vite reali, di famiglie che si ritrovano sole davanti a un virus che avremmo il dovere e la possibilità di prevenire”.

Parole dure quelle di Gigi Scalzo, dirigente generale del Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE) dell’Assessorato regionale alla Salute, che richiama l’attenzione sulla situazione attuale in Sicilia, dove il morbillo è tornato a circolare con numeri significativi. La Regione, al momento, presenta l’incidenza più alta a livello nazionale.

I dati dell’Isola

Secondo l’ultimo bollettino Morbillo & Rosolia News dell’Istituto Superiore di Sanità (maggio 2025), tra gennaio e aprile 2025 sono stati segnalati in Italia 269 casi di morbillo, di cui oltre la metà concentrati in sole quattro regioni: Sicilia, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna.

A preoccupare particolarmente è proprio la Sicilia, che registra la più alta incidenza nazionale, pari a 33,3 casi per milione di abitanti. Con 53 casi segnalati in soli quattro mesi (di cui ben 32 a gennaio), la regione ha superato tutte le altre, confermandosi epicentro di una recrudescenza che evidenzia falle nella copertura vaccinale e nelle strategie di prevenzione.

Il quadro nazionale, del resto, riflette una realtà frammentata: i dati 2023 mostrano che nessuna regione ha raggiunto l’obiettivo del 95% di copertura con due dosi di vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia), soglia indicata dall’OMS per garantire l’immunità di gregge. Anche per la prima dose, soltanto dieci Regioni/Province Autonome hanno raggiunto il 95%, mentre in Sicilia la copertura risulta ancora al di sotto del target raccomandato.

Il cuore del problema: le coperture vaccinali

Il cuore del problema, come conferma l’epidemiologo Salvatore Sammarco, consulente del Servizio 4 Igiene Pubblica e Rischi Ambientali, guidato da Giovanna Parrino, è rappresentato dalle coperture vaccinali insufficienti. In Sicilia, nel 2023, la copertura per la prima dose di vaccino MPR (coorte 2021) si è fermata al 90,79%. Per la seconda dose, la situazione è ancora più preoccupante: appena il 70,97% per i bambini della coorte 2016, ben al di sotto dell’obiettivo minimo del 95% raccomandato dall’OMS.

“Durante il periodo pandemico — spiega Sammarco — si è assistito a una fisiologica riduzione degli accessi ai centri vaccinali. Le restrizioni alla mobilità e il clima di sfiducia verso i vaccini, fomentato anche da polemiche mediatiche, hanno avuto un impatto diretto anche sulle vaccinazioni dell’infanzia. Ma negli ultimi due anni la tendenza è in ripresa: già al 31 dicembre 2022 avevamo raggiunto il 90,14%, saliti al 90,79% l’anno dopo”.

Un dato positivo riguarda la capacità di recupero: la coorte 2020, che a 24 mesi mostrava una copertura del 90,14%, a 36 mesi ha raggiunto il 94,75%, colmando quasi interamente il gap rispetto alla media nazionale. Ma non basta perché il problema ha anche radici più profonde.

“Il vero ostacolo è culturale — prosegue —. Molti genitori rifiutano la co-somministrazione di più vaccini nella stessa seduta, posticipando così le dosi fondamentali. La scarsa informazione sull’importanza della seconda dose, soprattutto tra adolescenti e adulti, continua a penalizzarci. In queste fasce d’età si registrano i tassi più bassi di copertura, e dopo le vaccinazioni obbligatorie dei primi anni di vita diventa difficile, se non impossibile, recuperare chi non risponde agli inviti. Molti adulti, infatti, continuano a pensare che il morbillo sia una malattia banale, ma non lo è. Basta guardare le complicanze e i ricoveri”.

Le azioni della Regione

Sul fronte operativo, la Regione Siciliana ha formalmente recepito il Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc) con il D.A. n. 531 del 19 marzo 2012, inserendone i contenuti nel “Calendario vaccinale per la vita” adottato con Decreto del 7 maggio 2012. Le indicazioni del Piano sono state aggiornate regolarmente, fino all’ultima revisione con D.A. n. 725 del 2024.

Il DASOE, attraverso decreti e note operative, ha fornito precise indicazioni ai Dipartimenti di Prevenzione sulle modalità per aumentare le coperture vaccinali e recuperare i soggetti non vaccinati. Ha inoltre delineato strategie per limitare la diffusione del morbillo, potenziando la sorveglianza epidemiologica e promuovendo la vaccinazione tempestiva dei contatti.

Nel marzo 2025, inoltre, sono state diramate nuove linee guida alle Aziende sanitarie per il recupero vaccinale nella fascia 5-6 anni. Esistono già protocolli con i pediatri di libera scelta, e si sta lavorando a un progetto per coinvolgere anche i medici di medicina generale.

Grazie a queste misure, i dati più recenti indicano una diminuzione dei nuovi casi nelle ultime otto settimane, un segnale incoraggiante che lascia intravedere l’efficacia degli interventi messi in campo – sottolineano Sammarco e Scalzo –. Un altro passo avanti è rappresentato dalla realizzazione dell’Anagrafe vaccinale regionale unica, che consentirà una gestione più efficiente dei richiami e delle coperture. Inoltre, l’Assessorato alla Salute sta definendo un nuovo Accordo Integrativo Regionale che assegnerà obiettivi specifici a medici e pediatri per la promozione attiva delle vaccinazioni”.

La vera sfida: comunicare la prevenzione

La sorveglianza sull’andamento vaccinale è garantita dal Tavolo Tecnico Regionale Vaccini, aggiornato nel 2023, che monitora costantemente le azioni e i risultati. Ma, come osserva Sammarco: “serve continuità, serve responsabilità e serve una comunicazione più incisiva, capace di parlare non solo agli esperti ma anche alle famiglie, ai giovani, a chi oggi pensa che la prevenzione sia una questione da rimandare”.

“Chi lavora nella sanità ha assunto una responsabilità che va ben oltre il ruolo tecnico o amministrativo. Ha scelto di proteggere, di agire con tempestività e coscienza. E quando questo non accade, quando si dimentica che la prevenzione è l’arma più potente che abbiamo, si tradisce non solo una missione professionale, ma un dovere etico verso l’intera comunità ribadisce e conclude Scalzo –. Chi non è pronto a questo impegno, non può occupare certi ruoli. Serve rigore, serve visione, serve il coraggio di intervenire prima che sia troppo tardi”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Referendum 8 e 9 giugno, cosa ne pensano i palermitani: i commenti al risultato CLICCA PER IL VIDEO

ilSicilia.it, passeggiando per le vie di Palermo, ha chiesto ai cittadini in merito al referendum il loro voto espresso e un giudizio sui risultati.

BarSicilia

Bar Sicilia, si parla di acqua e rifiuti con l’assessore Colianni: “L’Isola polo di attrazione per gli investimenti, servono strategie mirate” CLICCA PER IL VIDEO

A Bar Sicilia arriva l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Francesco Colianni. Una delega impegnativa e con compiti complessi , che riguardano aspetti fondamentali della vita dei Comuni siciliani e dei cittadini

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.