La magistratura sta effettuando alcune verifiche sul decesso di un poliziotto di 50 anni morto a dodici giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca.
L’agente è deceduto all’emorragia cerebrale arrivata in seguito a una grave trombosi venosa, trattata mediante somministrazione di eparina. Il corpo del poliziotto è stato sottoposto all’autopsia.
Qualche giorno fa la morte di un militare, anche lui deceduto pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino. Per entrambi i casi, si tratta dello stesso vaccino, anche se non è possibile affermare che ci sia di un rapporto tra i decessi e e l’inoculazione del vaccino.
Un aggiornamento a proposito del caso di Siracusa. E’ stata fissata per domani pomeriggio, all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania, l‘autopsia sul sottufficiale della Marina, Stefano Paternò, 43 anni, morto per arresto cardiocircolatorio tra le mani dei medici rianimatori del 118 ventiquattr’ore dopo avere ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid.
L’esame sarà eseguito da un’equipe composta da un medico legale, un infettivologo, un tossicologo e uno specialista che dovranno studiare l’anamnesi della vittima. A nominare i quattro esperti è stato il Pm della Procura di Siracusa, Gaetano Bono, in stretta intesa con il Procuratore, Sabrina Gambino.
L’inchiesta aperta dopo il decesso del militare si basa sulla catena della vaccinazione AstraZeneca e dovrà accertare eventuali criticità sulla corretta conservazione e utilizzo della dose somministrata lunedì mattina a Stefano Paternò. A partire dalla conservazione delle dosi del vaccino nella sede Asp di Siracusa, fino alle fasi dell’inoculazione del siero nella base militare di Augusta.
I legali della famiglia Paternò, gli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano e Attilio Indelicato, hanno nominato due loro consulenti medici. Per i familiari della vittima, la responsabilità è legata alla vaccinazione sotto ‘osservazione‘, perché il paziente non aveva patologie pregresse ed era in salute.
L’inchiesta è stata affidata ai carabinieri del Nas di Catania.
Sarebbe immediata, da quanto si apprende, una visita degli ispettori del Ministero della Salute per un’indagine parallela a quella giudiziaria a partire dall‘Asp di Siracusa, fino al reparto medico della base militare della Marina dove è stato somministrato il vaccino e che riguarda anche medici del 118 che per 45 minuti sono intervenuti la notte tra lunedì e martedì nel momento in cui Stefano Paternò con la febbre alta ha accusato convulsioni, prima della morte per arresto cardiocircolatorio.
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