La capogruppo del M5S Concetta Amella l’ha definita “un fallimento“. Stiamo parlando di “Muoversi a Palermo“. L’app è stata lanciata nel 2023 dal Comune per tracciare gli autobus e i tram in servizio in città. Un software a cui hanno collaborato vari soggetti istituzionali, fra cui le società Partecipate Amat e Sispi. Il programma è stato pubblicato in una “versione sperimentale” che si sarebbe dovuta concludere entro l’anno di rilascio, dopo aver affinato i sistemi di geolocalizzazione. Le cose, purtroppo, sono andate in un modo diverso. Ad ammetterlo è stato anche il direttore generale di Amat Domenico Caminiti. In una nota di risposta ad un’interrogazione consiliare, il dirigente dell’azienda che si occupa della gestione del trasporto pubblico locale ha dichiarato: “le informazioni fornite al cittadino dall’applicativo non possono essere considerate complete e affidabili“. Insomma, a due anni e mezzo dalla presentazione, “Muoversi a Palermo” non è ancora operativa.
Un vero peccato per tutto quegli utenti che, in cuor loro, speravano di avere trovato un’applicazione che permettesse di pianificare i propri spostamenti in città. Soprattutto per quei cittadini che devono muoversi dal centro verso la periferia e viceversa. Fatto ad oggi garantito solo per chi si muove con il tram. Un sistema dotato di pannelli elettronici che forniscono dati in tempo reale sui mezzi. Per chi si sposta con gli autobus invece, la realtà è diversa. La società Amat ha iniziato ad installare alcune paline elettroniche sui principali assi stradali della città (come ad esempio il tratto Strasburgo-Restivo-Sciuti-Terrasanta). Tuttavia, le stesse non sono ancora attive.
“Muoversi a Palermo” da due anni e mezzo in “fase sperimentale”
Il progetto di “Muoversi a Palermo” è stato finanziato nell’ambito dei fondi PON Metro 2014-2020. Un applicativo che ha visto impegnati vari soggetti. La società Amat ha rappresentato e definito le richieste, ha fornito i dati e le informazioni necessarie, ha valutato, infine, la funzionalità del sistema e dell’app. A sviluppare la parte software invece è stata la Sispi, appoggiandosi però ad alcuni know how di società esterne come ad esempio Almaviva. Costo dell’operazione circa 1 milione di euro. L’obiettivo era quello di creare un servizio all’utenza capace di fornire una geolocalizzazione in tempo reale di tutti i mezzi attivi sul territorio della città di Palermo. Una sorta di upgrade di app quali ad esempio Moovit. Tuttavia, l’obiettivo non è stato centrato. A confermarlo è stato il direttore generale di Amat Domenico Caminiti, in una nota del 14 ottobre 2025 in risposta ad un’interrogazione consiliare.
“Senza entrare nel dettaglio tecnico delle anomalie rilevate – scrive Caminiti -, che riguardano sia aspetti di primaria importanza, la cui attuazione è imprescindibile ai fini del corretto utilizzo dell’intero sistema, sia interventi di secondaria rilevanza, si deve, con rammarico, rappresentare che, nonostante gli impegni registrati da parte dei soggetti coinvolti nel progetto nelle riunioni svoltesi nell’aprile 2024, il sistema in esame, ad oggi, non ha subito evoluzioni degne di nota rimanendo, sostanzialmente, inefficace rispetto allo scopo. Lo stesso dicasi per le indicazioni visualizzate dall’app “Muoversi a Palermo”: le informazioni fornite al cittadino dall’applicativo non possono essere considerate complete e affidabili“.
Amella (M5S): “Siamo all’anno zero”
Eppure, la geolocalizzazione degli autobus riveste un ruolo chiave nei documenti programmatici di Amat, ovvero il piano industriale e il contratto di servizio. Atti inseriti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale per l’approvazione. E, a proposito di Sala Martorana, è la capogruppo del M5S Concetta Amella a commentare l’insuccesso di “Muoversi a Palermo”. “L’app avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti verso un servizio di trasporto pubblico più moderno ed efficiente. E invece si conferma un fallimento. La fase di sperimentazione, che secondo le previsioni doveva concludersi addirittura nel luglio 2023, continua a presentare gravi problemi tecnici che impediscono di conoscere in tempo reale l’effettivo passaggio degli autobus, rendendo di fatto inaffidabile e, quindi, inutile l’applicazione per i cittadini. È inaccettabile che, dopo quasi due anni di annunci e rinvii dal “Natale 2022” promesso dall’allora presidente Michele Cimino fino alle rassicurazioni più recenti dell’attuale presidente Mistretta, l’app continui a non funzionare. E si confermano un fallimento anche le “paline intelligenti ” che continuano a non funzionare. Siamo all’anno zero“.