“Sono a rischio chiusura gli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica di Ribera, “Arturo Toscanini”, e di Catania, “Vincenzo Bellini”, a causa della mancata previsione nella legge di bilancio, in discussione in Parlamento, della stabilizzazione del personale precario”. E’ questo il monito lanciato dall’onorevole regionale Pino Apprendi. “Sarebbe un grave danno per la cultura musicale – aggiunge – non solo per i lavoratori ma anche per i tanti talenti che hanno l’opportunità di partecipare tramite gli istituti a prestigiose attività di livello nazionale ed internazionale”.
La questione si trascina da tempo, in particolare da quando nel 1999 una legge dello Stato riordinava il mondo delle accademie e dei conservatori. Da allora il settore è ancora in attesa di una serie di decreti attuativi che i governi e i ministri succedutisi fino ad oggi non hanno mai adottato. Una circostanza che ha costretto gli enti ad operare in un regime di precarietà ed incertezza più volte lamentato dagli addetti ai lavori.
Finalmente dopo tanti appelli sembrava che l’attuale governo volesse sanare una situazione non più procrastinabile. Il ministro dell’istruzione Valeria Fedeli aveva dato rassicurazioni in merito e la legge di bilancio pareva essere lo strumento ideale per voltare pagina. Qui, infatti, vanno indicate tutti gli stanziamenti necessari per far fronte alle spese dello Stato e quindi anche i fondi necessari agli Afam per la stabilizzazione del personale. Risorse di cui non v’è traccia nel documento predisposto dal governo.
La speranza e che il provvedimento possa essere recuperato durante il confronto parlamentare quando la legge passerà all’esame di Camera e Senato. Per questo Apprendi ha attenzionato la questione ai vertici di Sinistra Italiana e Mdp affinchè con i propri deputati e senatori si possa trovare una soluzione definitiva al problema.