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Il programma

Musica Sacra di Monreale, bilancio positivo per la 63ª edizione: tutto pronto per l’ultima giornata

lunedì 25 Ottobre 2021
Ospiti di rilievo e record di prenotazioni. Sono questi alcuni dei traguardi raggiunti dalla 63ª  Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale. Un bilancio dunque più che positivo per il festival che adesso si appresta a vivere l’ultima giornata. La manifestazione, con anche grande capacità attrattiva dal punto di vista turistico, è stata organizzata organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con il supporto della Regione Siciliana e in sinergia con il Comune e l’Arcidiocesi. Ingresso è gratuito ed è possibile effettuare la prenotazione dal sito, con esibizione del green pass.

IL PROGRAMMA DELL’ULTIMA GIORNATA

La Settimana monrealese si concluderà infatti domani martedì 26 ottobre con il concerto da camera che si terrà, alle ore 21, nel prezioso  Duomo di Santa Maria la Nuova. “Romanticismo trasfigurato” è  il  titolo della densa soirée musicale, la cui  suggestione si sviluppa attraverso i due capolavori che saranno interpretati dal Sestetto d’archi della Foss, formato da Lorenzo Rovati e Andrea Cirrito violini, Vincenzo Schembri e Vytautas Martisius viole,  Enrico Corli e Damiano Scarpa violoncelli. Il Sestetto n. 2 in sol maggiore per archi op. 36 di Brahms e “Verklärte Nacht” (Notte trasfigurata) per sestetto o orchestra d’archi op. 4 di Arnold Schönberg sono qui accostati per suggerire una più estesa ricerca della spiritualità in musica, dimensione da non ricercare esclusivamente nelle composizioni che hanno una destinazione strettamente liturgica o esplicitamente di ispirazione sacra.
Il concerto al Duomo sarà preceduto da altri due appuntamenti, il primo dei quali rientra nell’ambito dei concerti riservati alle scuole. Nell’auditorium dell’Istituto “Navarra”, alle ore 17, il Quintetto Almeyda (Angelo Cino clarinetto, Francesca Gabriella Lusi violino primo, Salvatore Tuzzolino violino secondo,  Giuseppe Brunetto viola, Domenico Guddo violoncello) proporrà interessanti trascrizioni di brani vocali per clarinetto, due violini, viola e violoncello, come l’aria dal Rinaldo di Händel “Lascia ch’io pianga”  e l’Allelujah da “Exultate Jubilate” di Mozart. Si potranno ascoltare, inoltre, il Quartetto per archi n. 15  in re minore  KV 421di Mozart, il  Concerto Grosso HWV 316 op.3 n.5 di Händel  e la Sonata per clarinetto con accompagnamento di quartetto d’archi in mi bemolle maggiore di Giacomo Meyerbeer. Alle 19 la Chiesa San Castrense accoglierà il ricchissimo programma offerto dal “Flat” Brass Quintet (Salvatore Magazzù e Giovanni Guttilla trombe, Rino Baglio corno,  Calogero ottaviano trombone, Salvatore Bonanno), ovvero il Quintetto di fiati della Foss, che affronterà un percorso da Mozart (trascrizione dell’ouverture del Flauto magico) a Bach (Contrapunctus II BWV 1080), passando per Andrea e Giovanni Gabrieli, Matthew Locke, Samuel Scheidt, Tielman Susato e Johann Pachelbel.

LE ESIBIZIONI DI SPICCO DELLE PRECEDENTI SERATE

Tra le esibizioni più attese e apprezzate “Il sacro strumentale”, il concerto, in scena durante la seconda serata, interamente dedicato al Prete Rosso, come veniva chiamato il grande compositore e virtuoso del violino, per via del colore dei capelli. Molto gradito è stato anche il ritorno sul podio, dopo il concerto inaugurale, di Federico Maria Sardelli, considerato tra i maggiori protagonisti della rinascita vivaldiana dei nostri tempi. Direttore, musicologo, compositore, flautista, ha diretto la sua orchestra barocca, Modo Antiquo, da lui fondata nel 1984 e con la quale ha diretto un’intesa attività concertistica in tutto il mondo, sia in veste di solista che di direttore. Nomi di spicco sono anche gli altri solisti dell’ensemble, ovvero Federico Guglielmo, violino principale, Roberto Loreggian, organo, Stefano BruniPaolo Cantamessa e Alessia Pazzaglia, violini, Alessandro Lanaro, viola, Bettina Hoffman, violoncello, e Marco Lo Cicero, contrabbasso.
Grande protagonista della terza e della quarta giornata è stato Ton Koopman, considerato il più grande organista vivente. L’olandese si è messo in mostra in due concerti, accompagnato dalla moglie Tini Mathot, nota clavicembalista.

LE PAROLE DI GIANNA FRATTA, DIRETTRICE ARTISTICA DELLA FOSS E DELLA SETTIMANA

La sacralità della musica diventa in questo festival un concetto più aperto; musica sacra è la musica che innalza lo spirito, dà voce a sentimenti profondi, canta la vita e raggiunge i cuori degli ascoltatori. Per questo durante la rassegna, accanto alla proposta di brani come la Messa in do minore di Mozart o il Requiem di Verdi, troviamo un’offerta musicale che spazia dalle Quattro stagioni di Vivaldi, fino appunto a Verklärte Nacht”.
Attorno ai grandi concerti serali al Duomo abbiamo realizzato molti altri eventi, con un particolare focus sulla musica da camera, in altri meravigliosi luoghi della città. Chiese, abbazie, chiostri, auditorium hanno risuonato di note. Né sono mancati  momenti extramusicali, guide all’ascolto e conversazioni sui programmi proposti, per illustrare al pubblico generi, forme, brani, soffermandoci sulla musica sacra liturgica ed extraliturgica. Siamo orgogliosi di avere raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissi, ovvero il passaggio dalla “Settimana” a un vero e proprio festival internazionale di musica sacra: concerti durante tutto il giorno, momenti educational, visite guidate nei luoghi sacri di Monreale, aperti eccezionalmente in orari anche notturni, conversazioni, eventi specifici per le scuole. Siamo soddisfatti di avere lavorato affinché l’evento diventasse un punto di riferimento della musica sacra in Italia e una manifestazione capace di attirare specifici target di turisti, richiamati dalla bellezza di un luogo permeato di una insita e potente sacralità, che si amplifica con la proposta musicale“.

LE PAROLE DEL SINDACO ALBERTO ARCIDIACONO E DELL’ASSESSORE AL TURISMO GEPPINO PUPELLA

La 63ª edizione della Settimana è stato un autentico successo, sia sotto il profilo musicale che sul versante della promozione turistica e culturale. È stata infatti l’occasione per aprire anche in notturna monumenti di alto valore artistico e architettonico, che sono stati ulteriormente valorizzati dagli eventi in cartellone e dalle visite degli ospiti e degli appassionati della musica sacra, a partire dal Duomo, inserito nell’itinerario arabo-normanno, patrimonio Unesco dell’Umanità“.
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