Giovanni Tria, ministro dell’Economia con un ruolo di peso non indifferente nel governo nazionale grillo-leghista, pare intenzionato a non tirarsi indietro rispetto alle emergenze legate ai rapporti finanziari fra la Regione Siciliana e lo Stato.
Lo ha assicurato lui stesso al governatore siciliano Nello Musumeci nel corso dell’incontro avuto ieri mattina a Roma. Musumeci, che era accompagnato dal vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao, ha consegnato al titolare del dicastero di via XX settembre un documento che riassume le tematiche più scottrante su cui si arriverà presto a un importante bivio
Un tavolo tecnico sarà presto istituito a Roma presso il ministero dell’Economia.
Sui rapporti finanziari Stato-Regione il presidente Musumeci ha evidenziato “la necessità che le Camere procedano celermente alla revisione delle norme di attuazione dello Statuto siciliano, ferme agli anni Sessanta, la cui mancata approvazione ha reso di fatto inattuato il federalismo fiscale nell’Isola”.
Ma c’è un altro nodo che è ormai venuto al pettine. La condizione di insularità. La Regione, oltre a un’arretratezza del tessuto produttivo dovuta soprattutto alla carenza di infrastrutture, sconta lo svantaggio della propria condizione di Isola, che oltre a tutti costi tipici dell’impresa vi aggiunge quella legata ai trasporti (a causa della non ancora compiuta continuità territoriale per la viabilità via mare, via terra e via aerea). Per l’assessore Armao, il “tavolo tecnico, inoltre, dovrà approfondire la materia dei regimi speciali e in particolare dovrà prevedere una fiscalità di vantaggio per le imprese e i cittadini residenti in Sicilia in materia di accise sui carburanti“.
Vertenze e dossier da mettere al centro dunque non ne mancano. La caratura dell’interlocuzione verrà messa alla prova rispetto agli esiti, che, seppur in diversi step, dovranno essere apprezzabili. Anche per gradi. Molto dipenderà anche dalla portata e dal profilo che il cammino del governo nazionale incrocerà nei prossimi mesi. Da qui alle Europee.
In particolare, Musumeci ha ribadito l’attenzione del ministro sulla possibile defiscalizzazione dei prodotti petroliferi per i cittadini residenti nell’Isola, dove ogni anno si lavorano milioni di barili di petrolio, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Il tavolo tecnico dovrà anche lavorare a un’ipotesi di riassetto del sistema dell’esazione dei tributi nell’Isola, alla luce della normativa regionale che ha previsto, nella scorsa legislatura, la messa in liquidazione di Riscossione Sicilia. Il ministro ha assicurato che il tavolo tecnico esaminerà i temi evidenziati nel documento del Governo regionale e condurrà il lavoro propedeutico a un confronto politico tra il governo della Regione e il governo nazionale.