La Aita Mari, nave della ong basca (Salvamento maritimo humanitario), dopo un viaggio durato tutta la notte si trova ora davanti alle coste trapanesi. Sono 36 i migranti a bordo caricati domenica scorsa in acque sar maltesi.
In 8 sono sati evacuati nei giorni a scorsi a Lampedusa per ragioni sanitarie. “Le condizioni delle persone salvate rimangono ai limiti“, spiega la ong. La nave sta seguendo la stessa rotta che qualche giorno fa aveva percorso la Alan Kurdi, conclusasi ieri con il trasferimento dei 146 naufraghi sul traghetto Rubattino per la quarantena davanti al porto di Palermo, con l’assistenza della Croce Rossa. E anche i 36 della Aita Mari potrebbero essere trasferiti sul Rubattino.
Ma sull’arrivo in Sicilia arriva un secco no da parte del presidente della Regione Nello Musumeci: “Il governo della Regione dice no all’approdo“, scrive in una nota. “Sarebbe grave se Roma consentisse lo sbarco di queste persone, dopo il rifiuto di altri Paesi dell’Unione Europea, in un’Isola che vive con alta tensione gli effetti dell’emergenza epidemica”.
Sul caso interviene oggi anche il leader della Lega Matteo Salvini: “In arrivo oggi a Palermo anche la nave Ong spagnola Aita Mari, rifiutata da Malta. Il confortevole traghetto Tirrenia è pronto a ospitare la quarantena anche dei nuovi immigrati clandestini, prima di procedere al loro sbarco“, scrive su Twitter. “Complimenti al governo, è davvero la promozione turistica di cui aveva bisogno la Sicilia“, aggiunge Salvini.