Spunta un nuovo progetto di allargamento del cimitero dei Rotoli. Ma i residenti di Vergine Maria dicono “no”. Alcuni comitati civici, insieme alla Cgil, hanno inviato una lettera alla Soprintendenza e al Comune di Palermo chiedendo di fare marcia indietro sulla manovra che, secondo quanto dichiarato dai sottoscrittori della missiva, prevede l’abbattimento di parte del muro perimetrale di quello che oggi è il cimitero degli Inglesi.
L’idea sarebbe quella di realizzare 260 nuovi loculi attraverso una sorta di variante che coinvolgerebbe anche parte dell’ex area EdilPomice. Una zona già finita nell’occhio del ciclone a causa di un precedente progetto di allargamento del Comune, rimasto poi nel cassetto. Gli abitanti dell’area della VII Circoscrizione hanno già fatto di essere contrari anche a questa nuova manovra, sostenendo che l’artefatto perimetrale in questione risale al 1953, il che lo renderebbe di interesse storico-culturale. “Non si comprende come il Comune abbia potuto dichiarare che il muro è di recente fattura quando le testimonianze documentano altro“, dicono associazioni e Cgil in una nota inviata alla stampa. Soggetti che annunciano di essere pronti a nuove forme di protesta.
L’ultimo capitolo di una lunga faida
Quello sul progetto del cimitero degli Inglesi è solo l’ultimo capitolo di una lunga faida che va avanti fra i residenti di Vergine Maria e il Comune di Palermo. Più di una volta, gli abitanti della borgata marinara sono scesi in piazza per ribadire il proprio “no” ai progetti di allargamento del cimitero dei Rotoli.
L’ultima idea prevedeva la realizzazione di un’area di stoccaggio di rifiuti e di un parcheggio da destinare ad uso dei mezzi del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo. I cittadini, fanno sapere Cgil ed associazioni aderenti in una nota, “hanno già scritto alla Soprintendenza, inviando il rilievo storico fatto a suo tempo dall’Ente di riforma agraria (Eras) e conservato presso il Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione (Cricd) e presso l’Esa. La foto dimostra l’esistenza del muro, che era già completato da tempo, e che oggi può essere soggetto solo a restauri filologici, non a demolizioni“.
Cgil: “Serve confronto con i residenti”
La Cgil Palermo chiede di dare voce alla gente e di ascoltare le richieste che vengono dal territorio. “Ribadiamo la necessità di un confronto con gli abitanti del territorio per definire una progettualità condivisa, inclusiva e solidale, per la vera riqualificazione di questo territorio carente dei servizi minimi essenziali tra cui un’area verde, campi sportivi e parcheggi residenziali – dichiara, il segretario Cgil Palermo Dario Fazzese -. Il muro perimetrale rappresenta un pezzo di storia del cimitero acattolico e la sua demolizione rappresenterebbe la perdita di una parte della memoria di questa città“.
I residenti: “Preservare patrimonio artistico e storico”
“E’ chiaro che la realizzazione di queste nuove sepolture non risolve certamente l’emergenza cimiteriale, che necessita di luoghi adatti ad accogliere un’utenza specifica – dichiarano Giuseppa Taormina, presidente della ‘Pro Loco Nostra Donna del Rotolo – Vergine Maria’, Giovanni Moncada, presidente dell’associazione ‘Comitati Civici Palermo’ e Simone Aiello, presidente del comitato ‘Il Mare di Sferracavallo’ –. Perseverare fa perdere per sempre quell’identità ad un sito che non è semplicemente luogo di sepoltura ma un testimone silenzioso non solo della ricca e complessa storia dei defunti ma anche dell’abilità artistica degli scultori e scalpellini dell’epoca“.