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il fatto

Notte d’inferno a Lampedusa: 19 sbarchi e hotspot al collasso

martedì 25 Aprile 2023

Notte difficilissima a Lampedusa dove con 19 imbarcazioni, soccorse al largo dell’isola o approdate direttamente sulla terraferma, sono sbarcati complessivamente 705 migranti.

Dieci, nello specifico, le carrette agganciate da mezzanotte fino all’alba con a bordo 316 persone. Ieri, invece, gli sbarchi erano stati complessivamente 28 con un totale di 1.117 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, c’erano 2.698 ospiti, a fronte di una capienza prevista per poco meno di 400 persone.

Ieri, fra l’area Sar italiana e le acque antistanti Lampedusa, si sono verificati quattro naufragi: due i cadaveri, fra cui quello di una giovane donna, recuperati, tre le persone (compreso un bimbo di 8 mesi) finite al poliambulatorio, 17 i dispersi, per i quali le ricerche vanno ancora avanti, e complessivamente 165 i superstiti portati all’hotspot.

Sull’isola è, ancora una volta, emergenza nel centro di prima accoglienza. Ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura di Agrigento, erano stati trasferiti complessivamente 539 migranti: gli ultimi in ordine di tempo sono stati 359 sulla motonave Pietro Novelli che ha attraccato all’alba a Porto Empedocle. Per oggi, la Prefettura, d’intesa con il Viminale, ha disposto un ulteriore spostamento, con la nave di linea, di 180 che dopo l’arrivo a Porto Empedocle verranno portati a Messina, Palermo, Caltanissetta e in Basilicata e Molise.

Altri due barchini con 80 migranti sono invece arrivati in mattinata – salgono a 14 gli sbarchi a partire dalla mezzanotte – sono stati agganciati dalla Guardia di finanza nelle acque antistanti a Lampedusa. Sul tredicesimo natante c’erano 36 (6 donne e q minore) persone originarie di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Senegal e Sud Sudan. Sull’ultimo erano invece 44 (6 donne e 2 minori) delle stesse nazionalità che hanno dichiarato di aver pagato 3 mila dinari a testa per la traversata. I due gruppi sono stati portati all’hotspot da dove 130, e non 180 come preventivano, sono stati imbarcati sulla nave di linea Galaxy che viaggia con destinazione Porto Empedocle.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, alle 13,50 circa, sarà a Lampedusa dove verrà accolto dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, e dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. Il capo del Viminale, accompagnato da una delegazione del ministero, visiterà l’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 2.698 ospiti e poi si sposterà al Comune.

Sarà una visita di poco meno di un’ora e mezza quella del ministro Piantedosi che sarà accompagnato dai prefetti Maria Teresa Sempreviva e Paolo Canaparo, e da Valerio Valenti, capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione nonché commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine del dipartimento Pubblica sicurezza e dal direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere, Claudio Galzerano, e dal capo della segreteria tecnica del ministro Maria Pia Terracciano. Piantedosi, alle 11, sarà in piazza d’Aragona e Tagliavia a Castelvetrano (Tp) dove prenderà parte alla cerimonia di svelamento della teca contenente l’auto di scorta, la “Quarto Savona 15”, di Giovanni Falcone.

Subito dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, da parte della banda del Comune di Castelvetrano, il capo del Viminale raggiungerà l’aeroporto militare di Trapani-Birgi da dove, con un velivolo dei vigili del fuoco, si sposterà a Lampedusa.

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