Giovedì 6 luglio 2017 alle ore 18 la Libreria Feltrinelli di Palermo (via Cavour, 133) ospiterà la presentazione del libro “Portella della Ginestra. Primo maggio 1947” di Mario Calivà, poeta e scrittore di Piana degli Albanesi (PA), autore di racconti e di opere teatrali sia in lingua arbëreshe che italiana. Insieme all’autore interviene Carmelo Botta, docente di Filosofia e Storia nei licei, impegnato in progetti didattico-educativi di tutela dei diritti umani e della lotta per la legalità.
Il volume sta avendo un notevole successo: sono state esaurite le copie sia a Torino durante il Salone internazionale del libro, e sia a Roma presso la librerie Mondadori di via Cola di Rienzo, la Feltrinelli di Largo Argentina e di via del Corso.
Nel 70esimo anniversario della Strage di Portella della Ginestra, per la prima volta parlano alcuni dei sopravvissuti all’eccidio. Un modo per rileggere e ripensare con gli occhi dei testimoni la prima “strage di Stato”, da molti considerata il primo grande mistero dell’Italia repubblicana: mai sono stati accertati il movente e i mandanti. La memoria riprende vita attraverso la voce dei sopravvissuti: un prezioso documento di storia orale che contiene nove interviste ai protagonisti – Giorgio Bovì, Michele Maniscalco, Concetta Moschetto, Mario Nicosia, Serafino Petta, Giovanni Renda, Michele Spatafora, Giuseppe Vitanza– che permettono di andare al di là della storia ufficiale ed entrare nel vivo dei fatti, condividendo emozioni e riflessioni.
Completano il lavoro di testimonianza la ricostruzione del contesto storico di Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro, e la riflessione sulla funzione civile della testimonianza orale di Alessandro Pontremoli. Nel solco della microstoria, Mario Calivà fa vivere in prima persona uno dei nostri momenti più bui della storia repubblicana e valorizza la memoria di una comunità segnata dalla strage.
L’autore Mario Calivà afferma: “Sull’eccidio di Portella della Ginestra si è scritto tanto. Questo libro è stato scritto affinché il flatus vocis (qui raccolto in forma scritta) dei testimoni non sia destinato a disperdersi vanamente; affinché tra le altre pubblicazioni che trattano della strage di Portella, ci sia una (in più) che dia voce alla gente “normale”, che è morta o ha rischiato la vita in quella mattinata di inizio maggio del 1947”.
Il professore Alessandro Pontremoli così commenta il libro: “Raccogliere e riproporre le vive e toccanti testimonianze dirette della strage di Portella della Ginestra rappresenta una prima tappa di ricostruzione di una trama di rapporti e di legami che è possibile solo nella condivisione del senso di un passato comune, rielaborato per il futuro della comunità”.