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Il 2021 si conclude con il secondo Natale consecutivo della pandemia da Covid-19. Tra lo spettro di nuove restrizioni, terze dosi e varianti, gli italiani provano a rispondere alla crisi, organizzando al meglio le feste. A Palermo, il programma è unanime: a casa, nessun viaggio ma senza rinunciare ai regali natalizi.
Rispetto all’anno scorso, le strade del centro del capoluogo siciliano sono molto diverse. Negozi, mercatini di Natale, luci e tanta gente con buste piene di regali, animano la città. Una ritrovata normalità, tradita soltanto dall’utilizzo delle mascherine, sia all’aperto(poche a dire la verità)che al chiuso e da un minimo di distanziamento sociale che, in questi giorni, complice anche la mancanza di controlli, si fatica a mantenere.
Per i palermitani, il Natale del 2021 è una sorta di limbo. Se da un lato la campagna vaccinale è servita a dare fiducia e a guardare con ottimismo il futuro, dall’altro la parola d’ordine resta una: cautela. Sì, perché la variante Omicron, la corsa alla terza dose e l’odore di ulteriori misure di contenimento pandemico, non lasciano spazio a grandi manovre natalizie.
Quasi tutti trascorreranno le feste a casa, con pochi amici e parenti. Viaggi? Neanche per idea. Al massimo, ci si sposterà per qualche giorno in Sicilia, senza treni o aerei. Qualche eccezione, solo per chi studia o lavora fuori Regione ma, per il resto, anche questo Natale si passerà in famiglia.
Un aspetto interessante riguarda invece il budget previsto per i regali. Molti degli intervistati concordano sul fatto che, rispetto all’anno precedente, la cifra da spendere per un pensiero ai propri cari, sarà più o meno la stessa rispetto a quella del 2020. Certo, per alcuni la crisi economica si fa ancora sentire ma, nel complesso, non ci sarebbero grandi squilibri rispetto al primo Natale in lockdown.
Insomma, il 2021 si chiude ancora con molte incertezze e preoccupazioni ma, almeno nelle intenzioni, prevale il senso di responsabilità e la fiducia in un 2022 migliore.