Stamane in via D’amelio, in occasione della commemorazione di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta, era presente anche il sindaco Leoluca Orlando.
“Venticinque anni fa i palermitani – ha detto Orlando – avevano paura e vergogna perché c’era la mafia e perché la mafia assumeva troppe volte il volto dello Stato, il volto delle Istituzioni. Oggi dopo 25 anni sono gli incivili che danneggiano le immagini dei martiri della giustizia ad avere vergogna e paura per il netto cambio culturale che ha assunto questa città. Palermo è profondamente cambiata, resta ancora però la ricerca di verità e giustizia. È certamente una vergogna che falsi pentiti, silenzi imbarazzanti e depistaggi abbiano, nei vari processi che riguardano la strage di via D’Amelio, impedito che si facesse verità e giustizia, finendo con il far passare una sorta di convinzione, che esiste una specie di sostenibilità giudiziaria che consente di colpire entro un certo livello. La sostenibilità giudiziaria, che di fatto si è realizzata in questi anni con i vari depistaggi e processi bis, ter con riferimento alla strage di via D’Amelio, rappresenta una sorta trattativa stato mafia strisciante che di certo offende i martiri della giustizia e offende il popolo palermitano, che ha dimostrato e dimostra ogni giorno che Palermo è cambiata e indietro non si torna”.