È in corso la presentazione delle tre liste civiche a sostegno della ricandidatura di Leoluca Orlando alla carica di sindaco di Palermo.
Il video all’Hotel Wagner:
Movimento 139, Palermo 2022 e Mosaico Palermo, ognuna con il proprio simbolo e riunite nello slogan “Facciamo squadra!”, sono le prime tre liste civiche che sosterranno la ricandidatura di Leoluca Orlando alla carica di sindaco di Palermo. Si aggiungono a quella di Sinistra Comune, creata da Rifondazione comunista, il neonato soggetto politico Sinistra Italiana, movimenti e associazioni cittadini che si richiamano ai valori della sinistra.
L’ufficializzazione è avvenuta alla presenza dei ‘fedelissimi’ Fabio Giambrone e Aurelio Scavone, che si sono occupati di definire le liste che, in totale, dovrebbero essere sette o otto. “La presentazione di queste liste è un segnale importante per la realizzazione del massimo coinvolgimento possibile alla mia candidatura a sindaco di Palermo”, ha sottolineato il sindaco uscente.
“Si va verso un raggruppamento di liste civiche che nei prossimi giorni saranno presentate, abbiamo oltre 120 candidati. E proveremo a fare anche una quarta lista” ha detto Fabio Giambrone, sottolineando che “il patrimonio di questi 4 anni deve andare avanti; va portato avanti; ci sono cittadini che ci chiedono di andare avanti. Da parte mia e del sindaco c’è la massima disponibilità a incontrare, come richiestomi dal segretario Miceli, il Pd provinciale”.
Aurelio Scavone ha detto: ” È il progetto che ci unisce e il progetto è Palermo. L‘amministrazione precedente aveva 16 assessori, quella attuale ne ha 10. La prossima ne avrà 8, i risultati sono davanti agli occhi di tutti”. In sala anche Nino Lo Presti ex di Forza Italia, qualche presidente delle aziende partecipate, alcuni assessori della giunta come Sergio Marino e qualche ex come Cesare La Piana, tra gli altri anche Ninni Terminelli, esponente dei dem, consiglieri comunali del Mov139.
“Ciò che nel 2012 sembrava un’illusione, e per noi un sogno – ha detto Orlando – si sta realizzando; se si interrompe questo percorso, come accaduto nel 2001, ripiombiamo nell’incubo. E mi sembra che gli schieramenti di oggi sono gli stessi del 2001, su chi sta a favore e chi contro. Il mio partito si chiama Palermo e lo ripeto. So che esistono i partiti, che hanno crisi profonde, dibattiti interni, io ho un grande rispetto per le regole interne dei mondi vitali, per le dinamiche dei partiti. Ma ho anche grande rispetto per Palermo. Serve un grande coinvolgimento civico, rispettando le storie di tutti: vorremmo in qualche modo provare a stare insieme senza per questo essere travolti dalle logiche, che rispettiamo, dei partiti. I tempi di una città non coincidono con i tempi di un partito e viceversa: occorre mettere al riparo la città. È un azzardo? È quello che serve oggi a Palermo. Lasciamo agli altri le polemiche, noi abbiamo la serenità di chi ha fatto tanto e vuole fare ancora di più per questa città”.
“Chiedo di non scaricare le dinamiche di partito. Rispetto per tutti, ma non abbiamo nessuna premura”, ha sottolineato Orlando, spiegando di seguire “l’attuale dibattito interno al Pd con grande rispetto per la sua storia e la sua evoluzione, fermo restando che siamo a Palermo e dobbiamo trovare qualcosa che sia utile alla città Considero innaturale che le sensibilità culturali espresse dal Pd e dalla sua base non si riconoscano in questa mia proposta politica di governo della città per i prossimi 5 anni. Faccio appello a tutte e le sensibilità e forze politiche diverse, anche a quelle che in nomi di partiti si sono opposte a questa esperienza, a riconoscersi in questo grande progetto civico che mette al riparo Palermo dal rischio a un ritorno al passato di default e mafia“. Dunque Orlando ha confermato quanto riferito in precedenza dal suo braccio destro, Fabio Giambrone, e cioè che tra giovedì e venerdì incontrerà il segretario del Pd provinciale, Carmelo Miceli, per valutare un’eventuale alleanza.
“Nessuno in questi anni ha fatto passi avanti come il Comune di Palermo. Ma – accusa Orlando – abbiamo una stampa lottizzata a livello nazionale e io non ho un partito, per fortuna esiste una stampa internazionale. Possibile che ogni volta che si parla di temi dove Palermo è capitale, Palermo viene rimossa? Non lo faccio per vittimismo, è solo una considerazione. Per la mancata presenza di Gigi D’Alessio hanno fatto un ‘numero’, ma se Palermo fa manifestazioni internazionali loro non scrivono nulla”.