E’ stato un inizio 2025 in salita per la Sicilia, sia sul piano della sanità che del comparto agricolo. Due emergenze diverse, ma accumunate tra loro da scelte discutibili intraprese nel passato e dalla difficoltà di trovare soluzioni adeguate. Sono questi alcuni degli argomenti trattati all’interno degli studi de ilSicilia.it con il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace.
Il deputato democristiano è anche vicepresidente della Commissione Salute, all’interno della quale, ormai da mesi, si dibatte sulla rimodulazione della rete ospedaliera. Ai problemi già noti e gravosi, nei giorni scorsi, si sono aggiunte anche le dimissioni di Roberto Colletti da direttore generale dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, struttura sotto i riflettori dopo i casi di mala sanità che hanno richiamato l’attenzione anche del governatore Renato Schifani. Il suo successore è stato individuato oggi in Alessandro Mazzara. Mazzara in passato ha già ricoperto incarichi dirigenziali di rilievo in diverse aziende sanitarie della Sicilia. Per lui si tratterebbe di un ritorno al Villa Sofia-Cervello, dove ha già ricoperto il ruolo di direttore amministrativo, incarico svolto fino a ieri all’Asp di Enna e in passato anche a Caltanissetta e Agrigento. Ma la struttura del capoluogo siciliano non rappresenta un’eccezione. Anche nella provincia Agrigentina, così come nel resto dell’Isola, sono tante le criticità che i cittadini siciliani affrontano ogni giorno. Un caso, ad esempio, è quello delle ambulanze all’ospedale di Sciacca.
Il momento complicato coinvolge anche il comparto agricolo. “Abbiamo portato avanti una serie di iniziative – ha spiegato Pace – come la legge per sostenere gli agricoltori che vogliono realizzare laghetti o pozzi. Sono state fatte oltre tremila istanze e verranno tutte finanziate“. Tra le vicende che il deputato originario della provincia agrigentina ha seguito molto vicino anche quella che riguarda il fiume Verdura.