Non si spezza la maledizione del venerdì. Il Palermo esce sconfitto dal San Nicola di Bari. Termina infatti 2-1 il match per la trentatreesima giornata di serie B tra il club di viale del Fante e i galletti, scontro diretto e nodo cruciale per la corsa verso i playoff. Con i tre punti di oggi la compagine di Longo riapre i giochi, riportandosi a meno uno proprio dai rosa.
Il club di viale del Fante si aggrappa ancora una volta ai singoli. Tra i migliori in campo si annoverano sempre Gomes e Pohjanpalo. Per il finlandese si tratta del nono gol in nove presenze in maglia rosanero e il suo cinquantesimo in cadetteria. Ma i palermitani, dopo le due vittorie consecutive, sono costretti a fare i conti con una coperta fin troppa corta, che ha costretto oggi Dionisi a spezzare l’equilibrio (quasi) perfetto stabilito nelle ultime settimane. I rosa strappano così un primato negativo: con il ko odierno, il dodicesimo, è la formazione che tra le prime dieci in classifica ha collezionato più stop.
Squalificato Segre e infortunato Ceccaroni, il tecnico toscano è costretto ad abbandonare la continuità dell’undici titolare che tanto bene aveva fatto a Salerno e in casa con il Sassuolo. Torna Verre dal primo minuto al posto del numero 8, mentre l’emergenza numerica in difesa è sopperita dal passo indietro di Blin. Il timoniere rosanero ha sciolto così il rebus senza nuove sorprese o sperimentazioni, schierando la formazione già sfoggiata a Cosenza e a Genova. Riacciuffa il posto da titolare Ranocchia, in cabina di regia.
Proprio l’ex Juventus appare fin dai primi minuti in affanno, faticando a trovare le giuste misure in campo e a immergersi nelle dinamiche e nei ritmi del gioco. L’avvio del club di viale del Fante è dettato da un buon palleggio, ma al primo campanellino d’allarme cade in ginocchio. La frittata è servita dal numero 10, che pressato e in difficoltà regala la sfera tra i piedi di Favasuli, che senza farselo ripetere due volte non perde l’occasione di sfruttare la freddezza di Maggiore, colto di sorpresa e solo davanti la porta di Audero: 1-0.
Inizio dunque inaspettato e subito in salita per i rosa. Allo scoccare del diciottesimo la risposta è immediata e ancora una volta è la qualità dei singoli a fare la differenza. La magia di Verre viene sporcata dalla testa di Simic, impegnato su Gomes, sfornando un assist per la zampata vincente di Pohjanpalo, che spiazza Radunovic: 1-1.
L’assenza di Blin a centrocampo si fa sentire più del solito e Ranocchia non riesce a colmare l’imponente presenza garantita dal francese. Il reparto si regge sulle soli doti di Gomes. Mastino imprescindibile, è onnipresente in ogni zolla del manto erbosa del San Nicola, confermandosi una mezzala veloce, capace di saltare l’uomo e sempre pronto ad aggredire gli spazi. I galletti percepiscono il punto debole della compagine di Dionisi e proprio per le vie centrali imbastiscono le conclusioni più insidiose. Da annoverare i tentativi di Dorval e Lasagna. Tra i più temibili il sempreverde ed ex Falletti. Giornata dunque impegnativa per Magnani e Baniya, oggi chiamati in causa più del solito e non senza qualche problematica in più. A soffrire maggiormente è il turco, autore di qualche errore in appoggio e in fase di lettura.
I siciliani non si piegano e tracciano la strada per riscrivere e ribaltare il tabellino. Alla soglia del quarantesimo arriva uno degli episodi chiave e più controverso. Calcio d’angolo per i rosanero. Dopo il duello in area con Obaretin, Magnani termina a terra, recriminando il fallo. L’estremo difensore biancorosso inciampa sul difensore palermitano, lasciando la porta sguarnita e libera per l’incornata del finlandese. Nonostante dubbi e perplessità sul regolare svolgimento dell’azione, il var conferma l’iniziale decisione del direttore di gara: gol annullato e si riparte dell’1-1.
L’intensità cala nel secondo tempo. I pugliesi partono meglio, ma con il passare dei minuti è il Palermo a prendere in mano le redini del match. Il primo brivido arriva al cinquantaseiesimo. Lund crossa dalla sinistra per il colpo di tesa di Brunori, con Radunovic costretto a pizzicare con le dita per deviare in corner. Quattro minuti più tardi, la corsia mancina mette altra legna sul fuoco. Il duetto Verre-Lund non riesce a dare i propri frutti con la chiusura provvidenziale di Dorval sul bomber ex Venezia. Il Bari resta vigile e prova a punire gli ospiti in ripartenza: prima è Blin a bloccare la lunga corsa dell’esterno numero 93, dieci minuti dopo è Audero a negare la gioia, tu per tu, a Lasagna, innescato da Falletti.
Il primo cambio di Dionisi arriva a stretto giro dall’ottantesimo: fuori Brunori e Verre, dentro Insigne e Vasic. Sul finale spazio anche per Diakité, al posto di Pierozzi. Per l’ex Fiorentina oggi un passo indietro rispetto alle ultime uscite, così come per il suo opposto quinto, Lund. All’ottantanovesimo, quando la gara appariva già segnata verso l’attribuzione di un punticino a testa, Simic sbaraglia le carte. Dalla bandierina il numero 44, dimenticato da Baniya, insacca di testa, favorito dal rimbalzo sulla linea dopo la ridondante traversa: 2-1. Il tecnico toscano tenta anche l’ultima carta, puntando su Di Mariano per Ranocchia, ma il risultato non cambia. Al San Nicola termina 2-1.