La salute umana è strettamente legata alla salute del Pianeta. È su questo principio che si basa la collaborazione tra l’università degli Studi di Palermo e l’Arpa Sicilia, che hanno presentato il primo Healthy planet center dedicato all’integrazione sinergica tra progetti, ricerche e competenze sui temi di innovazione, ambiente, salute, biodiversità e clima.
Sede dei laboratori sarà l’ex istituto Roosevelt dell’Addaura, che la Regione Siciliana aveva già destinato all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Prevista una riqualificazione completa dell’area, che accoglierà i locali dei laboratori e avrà lo scopo di avviare un programma di ricerca applicata con approcci multidisciplinari, di creare un osservatorio regionale per gli interventi di promozione della sostenibilità e tutela della biodiversità e di realizzare il primo programma regionale di formazione continua in salute-ambiente-clima. A cominciare dal primo corso di laurea in Biodiversità e innovazione tecnologica realizzato presso il polo universitario territoriale di Trapani, si prevede di realizzare il primo master universitario Arpa-UniPa in “Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile”.
A finanziare i progetti, 17 in totale seguiti da altrettanti professori, sono fondi del Pnrr – circa 128 milioni – e del Pnc. Dal piano nazionale complementare sono previsti circa 15 milioni di euro, che i ministeri dello Sviluppo economico, della Salute e della Ricerca hanno già accordato ad Arpa Sicilia.
“Con la nascita di questo Centro – spiega il rettore dell’università di Palermo, Massimo Midiri – UniPa mette a frutto la propria esperienza e le strutture di trasferimento tecnologico per supportare la nascita di nuove imprese e spin-off in ambito di sostenibilità ambientale, mobilità sostenibile, economia circolare, indirizzati all’innovazione delle aziende del tessuto produttivo siciliano, nonché agli investimenti di PMI e grandi aziende del territorio. Si tratta di accompagnare i processi di transizione industriale e tecnologica delle imprese e delle filiere regionali del settore salute/ambiente – sottolinea Midiri – mediante progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche dimostrativi, in un contesto a forte carattere innovativo, aperto a significative connessioni con il comparto della ricerca fondamentale ed applicata.
“L’Healthy planet center rappresenterà – evidenzia Vincenzo Infantino, Direttore Arpa Sicilia – un luogo nel quale implementare strumenti, tecnologie, competenze, infrastrutture e professionalità, che contribuiranno a rendere la nostra Agenzia entro il 2026 una struttura regionale più forte, autorevole, credibile, rinnovata, digitalizzata e collegata in rete. Un progetto che lascia spazio ad ulteriori collaborazioni o partenariati nazionali ed internazionali per raccogliere la sfida delle interdipendenze tra aspetti sanitari, protezione dell’ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, bioeconomia e biodiversità”.
Gli ambiti di ricerca possono essere, ad esempio, il monitoraggio dell’ambiente attraverso la creazione di sensori e app per smartphone di nuova generazione. Le partnership già attive o in via di definizione sono con enti pubblici o aziende private che puntino alla ricerca, allo sviluppo sperimentale e all’innovazione tecnologica. Arpa e UniPa, in questi casi, accompagneranno “le imprese ad ottenere finanziamenti agevolati e accesso al mercato dei capitali”, conclude il rettore.