Condividi

Palermo: alla scoperta di Joe Petrosino, in attesa dell’arrivo di DiCaprio

venerdì 6 Ottobre 2017
Petrosino

Nonostante la sua scomparsa risalga all’inizio del secolo scorso, la figura di Giuseppe Petrosino, più conosciuto come Joe, poliziotto italiano emigrato con la famiglia a New York, rimane sempre presente e di attualità nell’immaginario dei palermitani.

Questo perché lo “Sherlock Holmes italiano”, come lo definisce Stephen Talty nel suo ultimo libro “The Black Hand”, venne messo a capo della “Italian Branch”americana, la squadra di poliziotti impegnata nella lotta contro la “Mano Nera”, l’organizzazione di stampo mafioso votata al racket, con ramificazioni in Sicilia.

Le indagini portarono Petrosino sino a Palermo dove, la sera del 12 marzo 1909, venne ucciso alla fermata del tram a Piazza Marina.

Ed è qui si concluderà il piccolo tour, in programma per stasera, organizzato dall’Associazione culturale Tacus con l’intento di ripercorre e far conoscere ancora meglio la storia del detective partito da New York nel tentativo di tagliare le radici mafiose che, dalla Grande Mela, giungevano fino in Sicilia.

Il raduno, prima dell’inizio del giro, è previsto in piazzetta delle Dogane, davanti la Chiesa di Santa Maria della Catena (ore 20,45): prima tappa il Palazzo delle Finanze, qui la guida approfondirà l’aspetto dei contatti che Petrosino, visto non di buon occhio dai funzionari locali, ebbe con le istituzione e con “informatori” quali ad esempio Vito Cascio Ferro boss di Bisacquino.

Da lì il gruppo si sposterà davanti l’Hotel de France, che fu la dimora del detective durante la permanenza in città; infine, ultima tappa, davanti il giardino Garibaldi, a piazza Marina, che custodisce una croce posta nel punto in cui Petrosino venne ucciso.

Un’occasione, dunque, in attesa che arrivi in città anche Leonardo DiCaprio, che ne vestirà i panni in un film di cui sarà anche produttore, per conoscere più da vicino le gesta, tra storia e leggenda, del pioniere della lotta alla mafia, un uomo che, nei decenni, continua ad avere un grande impatto sociale oltre che culturale.

Prova ne sono i dettagli della vicenda che, nel tempo, vengono alla luce: basti pensare che solamente nel 2014, grazie ad una intercettazione, dopo più di cento anni, si è scoperto il nome di chi, quella sera, compì l’omicidio.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Inaugurata a Palermo la ‘Sala operativa unica regionale’, Schifani: “La Sicilia come il Nord Africa. Servono strumenti all’altezza di questa sfida” CLICCA PER IL VIDEO

È stata inaugurata questa mattina a Palermo la Sala operativa unica regionale, un punto nevralgico per il coordinamento di tutte le emergenze ambientali e antincendio in Sicilia, mentre la Regione si prepara a una nuova estate ad alto rischio.

BarSicilia

A Bar Sicilia si parla di emergenza caldo: l’estate oltre i 40 gradi e i consigli del professore Salvatore Corrao per proteggersi CLICCA PER IL VIDEO

Nella puntata n. 331 di Bar Sicilia abbiamo affrontato il tema dell’emergenza caldo insieme a uno dei massimi esperti del settore: il professor Salvatore Corrao, ordinario di Medicina Interna all’Università di Palermo e direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale Civico.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.