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Palermo: approvato “in ritardo” il Bilancio di previsione. Ecco i punti principali

lunedì 3 Dicembre 2018
Lo Cascio, Terrani sospesi

Approvato in “zona Cesarini” il Bilancio di previsione 2018, dopo che proprio la settimana scorsa è passato il piano triennale atto propedeutico al documento economico votato questa mattina a Palazzo delle Aquile. Alcune delle opere inserite nel piano sono state rinviate al 2019 ma nell’atto c’era un emendamento che riguardava i lavori per le nuove linee del tram che è stato ritirato su richiesta del leader de i Coraggiosi, Fabrizio Ferrandelli.

L’atto è stato approvato con 29 consiglieri presenti, favorevoli 19 e contrari 10.

Dopo le difficoltà relative alle partecipate, i consiglieri sembra abbiano trovato la quadra, si tratta di un bilancio per “missioni” e non per capitoli di spesa (edilizia scolastica, partecipate, manutenzione) tra i punti inseriti vi sono:

  • 10mila euro + 669mila per il trasporto pubblico di massa, quindi, dovrebbero andare all’Amat, probabilmente per servizi alla scuola, servizi speciali come le navette che collegano vari punti della città;
  • è stato incrementato di 2 milioni circa il fondo per i debiti fuori bilancio;
  • circa un milione e otto dovrebbero andare, invece, al settore ambiente il quale si occupa pure del pagamento delle utenze (luce, acqua ecc);
  • circa 830mila euro che dovrebbero andare all’Asp come rimborso (per posti letto che sono a carico del Comune e per evitare che diventino debiti fuori bilancio si mettono in previsione;
  • stanziamenti uno di 16mila euro e l’altro di 487mila euro circa per manutenzione impianti tecnici, quindi, dovrebbero andare ad Amg gas, dunque, per illuminazione o impianti semaforici;
  • 5mila euro disinfestazione derattizzazione nelle scuole e nei locali comunali, un servizio che fa Rap a comando;
  • un milione per incrementare il fondo di riserva del Comune che verrà spostato con un subemendamento a Reset.

fabrizio-ferrandelli“Questo bilancio ormai è una certificazione di spesa di 11 mesi di gestioni ed un piano di accantonamento rispetto ai disallineamenti emersi con gli scorsi bilanci – afferma il leader de I Coraggiosi Fabrizio FerrandelliAbbiamo aggiustato leggermente il tiro su Reset con la proposta di emendamento in commissione bilancio. Davvero un bilancio da morte civile, ogni bilancio di previsione dovrebbe essere l’occasione per rilanciare e rinnovare l’idea di città, a Palermo invece è quella del ripianamento dei danni e nemmeno tutti. Abbiamo contribuito tuttavia ad imprimere una accelerazione per mettere al sicuro il processo di stabilizzazione del personale part time” conclude Ferrandelli.

forza italia

Con questo bilancio si chiude una fase finanziaria molto delicata per il Comune e le sue casse – dice il capogruppo di Forza Italia, Giulio TantilloNon ci sono più somme extra da dare alle aziende partecipate, necessita con urgenza la rimodulazione dei contratti di servizio e un confronto con i rappresentanti dei lavoratori per rilanciare i servizi. Non ci sono più scuse i prossimi bilanci dovranno far diminuire i ricorsi agli anticipi di tesoreria e far diminuire significativamente tale esposizione che da circa 100 milioni dovrebbe passare a circa 40 milioni. Per rilanciare la città non basta il bilancio ma occorre cambiare soprattutto pezzi del governo della città“.

forza italiaForza Italia ha ribadito il suo voto contrario al Bilancio di previsione – afferma Andrea Mineo –  Uno strumento finanziario asfittico pervenuto in largo ritardo, il quale mette in luce tutte le difficoltà di questa amministrazione e nel quale al netto delle risorse destinate alle società partecipate permangono tutte le criticità spesso evidenziate“.

 

Ugo ForelloUn bilancio di previsione 2018-2020 che certifica lo stato di crisi del “sistema Palermo” e la scarsa capacità di progettazione economico-finanziaria dell’Amministrazione – afferma il capogruppo del M5s Palermo, Ugo ForelloIn particolare, il 2018, secondo le previsioni, chiuderà – per la prima volta nella storia del comune – con un saldo di cassa negativo di oltre trenta milioni di euro.

In altre parole, l’Ente Locale è entrato in una fase di cronica mancanza di liquidità per far fronte alle spese correnti. Un ulteriore segnale della difficoltà di incassare le proprie entrate, ma anche un ulteriore effetto dei grossolani errori di previsione di incassi non realizzati (si veda ad es. la Tosap o la Icp).

Ci sono, inoltre, previsioni “miracolose” (o meglio dire surreali) nel settore dei debiti fuori bilancio: si prevede che dai circa 30 milioni del 2018 si scenda a 5 milioni nel 2019. Si manifesta, inoltre, lo stato di salute critico delle società partecipate e, in particolare, l’Amat Spa, che registra una perdita spaventosa e la Rap Spa, che quest’anno chiuderà in negativo. A fronte di ciò gli accantonamenti (per le perdite e l’eliminazione del disallineamento) del Comune, nel corso del triennio, sono ancora insufficienti. Ancora, la quantificazione del FCDE costituisce uno degli elementi di maggiore debolezza nella costruzione del bilancio 2018-2020 (mancano oltre 100 milioni di euro) e rende la struttura di programmazione finanziaria-economica molto fragile e insicura. Premesso ciò, quello che più preoccupa però è la progressiva e drastica riduzione della spesa nel triennio 2018-2020, tagli lineari che soprattutto dal prossimo anno determineranno contrazioni della spesa di oltre il 50-60% nei settori dell’Istruzione e dei diritti allo studio (specie della pre-scolastica), dell’assetto del territorio ed edilizia abitativa (specie nel settore della difesa del suolo), degli interventi per il diritto alla casa e dei servizi cimiteriali”, conclude Forello.

Igor GelardaLa Lega ha votato no al bilancio perché è l’ennesima dimostrazione della mancanza di programmazione da parte di una Amministrazione che per evitare il fallimento fa tagli da macelleria messicana, piuttosto che cercare di aumentare gli incassi. Introiti che potrebbero aumentare non sulle spalle dei cittadini, cioè con nuove tasse, ma mettendo a frutto per esempio l’imposta di pubblicità, della quale manca ancora incredibilmente il regolamento, oppure la tassa di soggiorno, mal spesa, piuttosto che impiegata per fare crescere i turisti in città. Oppure ancora il problema del suolo pubblico, in piena deregulation. Tutte cose che fanno perdere un enorme quantitativo di denaro”, ha dichiarato Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo, al termine dei lavori d’aula a Sala delle Lapidi per l’approvazione del bilancio 2018.

Nel previsionale sono previsti tagli da macelleria messicana che prevedono tagli del 50 per cento sull’istruzione – dice Gelarda – mentre sui servizi per lo sport siamo già al 95° posto in Italia e adesso crolleremo ancora di più. Altri tagli riguarderanno il diritto alla casa e il controllo del territorio, mentre sui cimiteri l’anno prossimo si passerà da 5 milioni a meno di 2 milioni. Tagli ancora più pesanti sugli asili nido: si passa da 21 milioni attuali a meno di 8 milioni per l’anno prossimo. E all’orizzonte non è escluso l’aumento della Tari – aggiunge il consigliere della Lega – perché il Comune avrà bisogno di soldi, ma senza garantire i servizi di pulizia”.

La Lega critica l’operato di un’amministrazione comunale che preannuncia solo altre sofferenze e altri anticipazioni di cassa, nonostante in questo momento manchi liquidità.

Il Comune sta tagliando i pochi servizi rimasti in città – dice Gelarda – , ci ritroveremo i cittadini a Palazzo delle Aquile a tirarci le uova. L’amministrazione Orlando naviga a vista. Ma una certezza c’è dopo l’approvazione del bilancio di oggi – conclude il rappresentante della Lega – Dalla 106° posizione attuale per qualità della vita, Palermo si sta avviando a passo spedito verso la posizione numero 109. E non potrà piazzarsi peggio soltanto perché le città, in Italia, sono proprio 109”.

Sabrina FigucciaNessuna complicità con una maggioranza che cambia idea ad ogni soffio di vento. In segno di protesta, sono uscita dall’Aula al momento della votazione del bilancio 2018”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “E’ stato davvero sconcertante ascoltare esponenti della maggioranza cambiare idea dall’oggi al domani, “compagni” di lotta e di governo, che se da una parte hanno palesemente dichiarato di essere contrari a questo bilancio, dall’altra hanno poi votato in aula a sostegno di questi conti strampalati, soprattutto sul maxiemendamento che regala circa 470 mila euro alla Rap per un servizio, quello relativo alla manutenzione delle strade, mai veramente svolto considerate le pessime condizioni dell’intera viabilità cittadina. Mi riferisco ai colleghi di Sicilia Futura, verso i quali nutro grande stima, ma che oggi mi hanno fortemente delusa, dimostrando di volere stare con due piedi in una scarpa“.

Sandro Terrani

Certamente oggi con l’approvazione del Bilancio di Previsione (direi un consuntivo), l’Amministrazione ha fatto un’operazione trasparenza, eliminando i disallineamenti tra l’Ente Comune e le Partecipate – afferma il capogruppo del Mov139, Sandro TerraniNonostante l’enorme riduzione dei trasferimenti statali, che sono passati da 400 milioni di euro di 10 anni fa ad appena 192 milioni di oggi, per non parlare di quelli regionali che sono passati da 28 milioni di euro a 13, ma malgrado ciò, si è riusciti a garantire la spesa per il sociale, anzi è stata aumentata. È indispensabile cambiare rotta e programmare fin da subito il bilancio 2019 2021 e soprattutto rivisitare i contratti di servizio delle partecipate, ad iniziare dalla Rap, che non riesce più a garantire più i servizi essenziali, a partire dalla manutenzione strade e spazzamento. Insomma ci vuole una cabina di regia tra Consiglio Comunale e Giunta, per risolvere diverse ed ataviche problematiche che affliggono la città” L’approvazione del Bilancio di Previsione così in ritardo, ha fatto slittare purtroppo diverse opere di pubblica utilità che erano inserite nel piano triennale delle opere pubbliche“.

Ancora una volta abbiamo dimostrato serietà e senso di responsabilità in occasione del bilancio 2018/2020-  dichiarano i consiglieri di Sicilia Futura Inzerillo, Meli, Russa e Zacco visto che c’era un accordo d’Aula che non avremmo presentato emendamenti o sub-emendamenti per evitare di rimodulare il Bilancio e mettere a rischio i fondi extracomunali, per questo abbiamo votato a gran fatica l’emendamento, con l’impegno che subito dopo l’approvazione del bilancio si faccia chiarezza sui contratti di servizi partendo da Rap. Non possiamo più permettere di continuare a chiedere sacrifici ai cittadini e non garantire i servizi che permettano un minimo di vivibilità, concludono i consiglieri.

Il bilancio 2018, seppur approvato a fine anno, contiene alcune importanti novità: l’eliminazione dei disallineamenti, fondi per l’istruzione e il sociale, la valorizzazione di alcuni beni immobili, la prosecuzione del processo di metanizzazione della città, fondi aggiuntivi per la Reset, anche se è necessario lavorare immediatamente alla revisione di tutti i contratti di servizio con le aziende – dice che il capogruppo di Palermo 2022, Tony Sala che aggiunge –  Risultati importanti che vanno inquadrati all’interno di un contesto precario che riguarda tutti gli enti locali italiani, sempre più alle prese con i tagli ai trasferimenti e con l’esigenza di assicurare i servizi anche in assenza di risorse. Palermo in questo non fa eccezione, scontando un’incapacità di riscuotere i tributi che pesa gravemente sui conti, sebbene questi siano in ordine: il Comune non è in default finanziario, grazie al lavoro compiuto in questi anni, ma soffre di alcune difficoltà che creano, nei fatti, un default funzionale. La mancanza di dirigenti tecnici, la penuria di personale specializzato, i pensionamenti dovuti alla quota 100 che comporteranno un mini-esodo sono tutti fattori che creano degli ostacoli all’azione amministrativa quotidiana, a cui bisogna porre rimedio riavviando la stagione dei concorsi al Comune e nelle partecipate”.

massimo-giaconiaAnche il bilancio 2018/2020 come il 2017/2019 è stato approvato a fine anno con il fiato al collo del Commissario e con l’apprensione delle scadenze perentorie – afferma Massimo Giaconia consigliere comunale di Palermo 2022 – Zero o quasi, le possibilità di manovre per il Consiglio Comunale, considerato che i capitoli di spesa erano quasi tutti impegnati o addirittura spesi“.

Per Reset, grazie anche all’impulso dato con la lettera aperta a firma mia e del Consigliere Caracausi, si è riusciti a prevedere 1 milione in più, anche se l’azienda avrà 1 milione in meno rispetto al contratto di servizio deliberato dal Consiglio a marzo 2017 e 2 milioni in meno rispetto a quanto era stato previsto nel previsionale 2017. Ma sulla questione Reset e il tema delle Partecipate tutte, siamo stati rassicurati dall’assessore al Bilancio Gentile, che alla preoccupazione che la consortile possa chiudere il prossimo bilancio in perdita, lo stesso ci ha assicurato che ciò non accadrà e, che comunque già dall’inizio del prossimo anno sarà attivata la cabina di regia delle partecipate.

Adesso è necessario approvare in tempi estremamente veloci e, comunque entro questo mese, il consolidato 2017, perché fino a quando non si approva, altre questioni rimarranno ferme e altre scadenze incombono, come quella legata alla situazione della stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune, che andranno in scadenza di contratto già a partire dalla fine di questo mese, e che in assenza dell’approvazione degli strumenti finanziari, rischierebbero concretamente”, conclude Giaconia.

Paolo Caracausi

Il consiglio comunale di Palermo questa mattina ha dato il via libera al bilancio di previsione 2018/2020 con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario di tutte le forze di opposizione. Ho detto sì a questo bilancio, malgrado le tante perplessità, perché era necessario dare risposte ai cittadini e mettere in sicurezza i conti del Comune. Il mio auspicio è che quanto promesso dall’assessore al ramo, e cioè che il nuovo bilancio di previsione 2019/2021 arriverà nei primi mesi del prossimo anno, venga rispettato: Palermo non può preventivare la sua spesa a fine anno. Confido che il sindaco nelle prossime settimane indica un incontro di maggioranza per gettare le basi per il futuro della nostra città”, a dirlo è il consigliere comunale di Palermo Paolo Caracausi, Mov139 in quota Idv.

L’approvazione del bilancio di previsione, avvenuta oggi in consiglio comunale a Palermo, dimostra il senso di responsabilità delle forze politiche d’Aula: l’atto consentirà di non fermare le stabilizzazioni dei precari, di far giungere entro l’anno 40 milioni di euro di trasferimenti statali, di avviare i cantieri di servizi, di dare più soldi a Reset e di garantire attività indispensabili come l’assistenza agli alunni disabili, oltre a sbloccare attività culturali come quelle natalizie e di fine anno che daranno una boccata d’ossigeno ad albergatori e commercianti”, lo dicono, in una nota, i consiglieri comunali del Partito Democratico di Palermo Dario Chinnici, Rosario Arcoleo, Francesco Bertolino, Carlo Di Pisa e Giovanni Lo Cascio. “Il Pd ha dato il suo fattivo contributo, ma un plauso va rivolto al lavoro che la maggioranza e le minoranze hanno compiuto in queste settimane nell’interesse di Palermo. Chiediamo all’Amministrazione attiva di iniziare sin d’ora a lavorare al bilancio 2019, da cui i cittadini attendono risposte importanti”.

Il gruppo di Sinistra Comune. Da sx: Katia Orlando, Marcello Susinno, Barbara Evola, Giusto CataniaLa politica rischia di soccombere di fronte ad una gestione degli enti pubblici sempre più amministrativa. Non è un caso che moltissimi comuni della Sicilia rischiano il fallimento – affermano i consiglieri di Sinistra comune –  Infatti, a Palermo i tagli hanno comportato una riduzione drastica dei trasferimenti statali e regionali, che in 5 anni sono passati da 500 milioni a 200 milioni di euroInoltre, l’irrigidimento delle norme sui bilanci li rende sempre più ‘asfittici’,  ridotti a fondi di accantonamento che rendono complessa la possibilità di garantire servizi efficienti. Nel caso di Palermo è un risultato importante aver salvaguardato i servizi sociali e scolastici malgrado l’esiguità dei trasferimenti che induce ad aumentare il tasso di povertà. Le criticità evidenziate sono indispensabili per spiegare le ragioni per le quali il nostro gruppo ha votato a favore di questo Bilancio di previsione 2018. Infatti vengono tutelati settori nevralgici come quello dell’assistenza specialistica per gli alunni disabili.  Questo bilancio, inoltre, rappresenta un punto di avanzamento nelle relazioni tra aziende partecipate ed Amministrazione comunale. La lotta all’evasione, infine, ha  portato nelle casse del Comune circa 15 milioni di euro: una risorsa fondamentale in un momento tanto delicato“.

Non ho partecipato al voto sul bilancio “di previsione” del 2018, innanzitutto perché un documento approvato il 3 dicembre è più un consuntivo che non uno strumento di previsione e perché è evidente che Orlando sta già preparando il dissesto da fare trovare al prossimo sindaco“. Lo dichiara Marianna Caronia commentando il voto di oggi in Consiglio comunale. “Questo documento e i tempi della sua approvazione – prosegue Caronia – dimostrano l’assenza di una vera programmazione della spesa e capacità di usare le risorse che arrivano da Stato, Regione e UE, che si ripercuote soprattutto sugli interventi per i soggetti più fragili e sui servizi ai cittadini.
Questo bilancio si può chiudere soltanto grazie ad una serie di escamotage, primo fra tutti il fatto che molte spese che dovremo sicuramente sostenere (per la scuola, per i servizi cimiteriali, per i servizi sociali) sono destinate a divenire debiti fuori bilancio.
In questi giorni abbiamo poi assistito al sostanziale svuotamento del Piano delle opere pubbliche, che ruota attorno al tram, che se sarà realizzato così come previsto, diverrà una vera iattura per i residenti e il commercio.
A corredo di tutto questo ci sono poi l’imposizione di tagli pesantissimi alle partecipate, prima fra tutte l’Amat, che mette a rischio servizi ai cittadini e posti di lavoro ed un piano delle alienazioni invariato rispetto al passato, quindi destinato a non portare reali risorse

 

 

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