Nelle casse del Palermo Calcio non ci sarebbe un buco di decine di euro, ma solo un debito con il fisco pari a 1,8 milioni – già rateizzato dall’Agenzia delle entrate – per il mancato versamento dell’Iva.
Il proprietario della società, Maurizio Zamparini, è indagato per il reato previsto dall’art. 10 del decreto legislativo 74 del 2000. Il reato si estinguerà quando il pagamento sarà concluso. Dal fascicolo sul mancato versamento Iva nel 2014 e 2015 sarebbe nata l’indagine conoscitiva della Procura sui conti del Palermo. Indagine subito chiusa, dice il legale del Palermo Enrico Sanseverino, quando è stata consegnata la certificazione sulla rateizzazione del pagamento.
Intanto, sul fronte del “closing“, potrebbe essere oggi il giorno della verità per il Palermo. Ormai da oltre un mese e mezzo si attende la chiusura della trattativa con Paul Baccaglini, per il passaggio di proprietà ufficiale della società calcistica rosanero alla YW&F, la cordata anglo-americana che si sarebbe fatta avanti per rilevare il club. L’ultimatum è stato fissato da Zamparini, stanco, come i tifosi, di attendere notizie e impaziente di organizzare il lavoro per la prossima stagione.
Non sono ancora stati scelti il direttore sportivo e il tecnico (si parla di Marcello Carli come ds e Massimo Oddo come allenatore) e anche il ritiro è in alto mare. La sensazione è che, se l’affare non si dovesse chiudere nelle prossime ore, Zamparini potrebbe ripensarci e andare avanti da solo.