Dieci condanne definitive e due assoluzioni: è l’esito del processo che si è concluso la scorsa notte davanti alla Corte di Cassazione e che riguardava le cosche mafiose palermitane di Tommaso Natale, Resuttana, Partanna Mondello, San Lorenzo e Acquasanta. Il procedimento nasce dall’inchiesta della Dda denominata Apocalisse.
Condanna definitiva per Domenico Barone, 13 anni e mezzo, Giuseppe Calvaruso, 17 anni e 10 mesi, Girolamo D’Alessandro, 2 anni e 8 mesi, Ignazio Di Maria, 14 anni e mezzo, Salvatore D’Urso, 16 anni, Sebastiano Filingeri, 16 anni, Girolamo Taormina, 13 anni, Agostino Matassa, 14 anni e mezzo e Francesco La Barbera, 7 anni e Giuseppe Faraone, 4 anni e mezzo. Faraone è stato assessore alla Provincia e consigliere comunale. Solo la condanna per Giuseppe Messia, che aveva avuto 7 anni, difeso dall’avvocato Claudio Gallina Montana e Giovanni Mannino, è stata annullata con rinvio. Si dovrà celebrare, dunque, un nuovo processo, in appello.
E’ stato assolto Camillo Graziano, 54 anni, in primo grado era stato condannato a 15 anni. In appello Graziano, difeso dagli avvocati Loredana Lo Cascio e Raffaele Bonsignore, era stato assolto.